Med5: Napoli blindata, vertice ministri Interno del Mediterraneo

Ministri a confronto su migrazioni nel Mediterraneo

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A Palazzo Reale i ministri dell'Interno di Italia, Spagna, Grecia, Cipro e Malta discutono di flussi migratori. Focus su accordi comuni e contrasto ai trafficanti

Napoli.  

Napoli, 11 aprile 2025 – Piazza del Plebiscito blindata, sicurezza rafforzata e un summit che potrebbe segnare la rotta delle politiche migratorie nel Mediterraneo. Oggi e domani la città ospita il Med5, il vertice dei ministri dell’Interno di Italia, Spagna, Grecia, Cipro e Malta, chiamati a trovare una strategia comune sulla gestione dei flussi migratori. Un incontro cruciale, con Paesi che hanno approcci diversi ma la stessa necessità: frenare gli sbarchi e contrastare i trafficanti.

Un Mediterraneo diviso, una sfida comune

A Palazzo Reale, oltre al ministro italiano Matteo Piantedosi, sono attesi gli omologhi Nicholas A. Joannides (Cipro), Makis Voridis (Grecia), Byron Camilleri (Malta) e Fernando Grande-Marlaska Gómez (Spagna). Con loro anche il commissario Ue per le Migrazioni Magnus Brunner e il direttore di Frontex Hans Leijtens, a testimonianza del peso politico dell’evento.

Prima del Med5, oggi è in programma un quadrilaterale con Tunisia, Libia e Algeria, Paesi chiave nei corridoi migratori. “Si incontreranno nazioni con interessi e posizioni diverse – ha anticipato Piantedosi – ma l’obiettivo è individuare un pacchetto di misure condivise”. Un riferimento chiaro alla Spagna, che con un governo socialista ha politiche più aperte rispetto all’Italia, ma anche alla Grecia, in prima linea nel contrasto agli ingressi via mare.

Dibattito a porte chiuse, ma la posta in gioco è alta

Domani i lavori inizieranno alle 9 con la tradizionale "foto di famiglia" sullo scalone di Palazzo Reale, seguita da una sessione riservata. Alle 12.30, la conferenza stampa finale svelerà se è stata raggiunta un’intesa. Intanto, stanotte l’arrivo delle delegazioni è stato accompagnato dal concerto della Polizia di Stato al San Carlo, mentre il centro è presidiato da un dispiegamento di forze dell’ordine senza precedenti.

Il Med5, nato nel 2020 su impulso dell’Ue, riunisce i principali Paesi di primo approdo dei migranti. L’ultimo summit si è tenuto a Las Palmas nel 2024, ma oggi la pressione è maggiore: nel 2025 gli sbarchi sono aumentati del 18% rispetto all’anno scorso, e l’Europa chiede risposte concrete.

La partita vera? Politiche comuni e rimpatri

“Il Mediterraneo dovrebbe essere al centro della nostra visione per il futuro”, ha detto Piantedosi. Ma tra accordi sui rimpatri e lotta alle Ong, la strada per un’intesa è ancora in salita. Intanto, a Napoli si decide se cinque Paesi con priorità diverse sapranno parlare una lingua sola. O se, ancora una volta, prevarranno gli egoismi nazionali.