Napoli, 10 aprile 2024 – Torna per il terzo anno consecutivo "Vedi Napoli e poi Mangia", il progetto promosso dal Comune di Napoli che unisce gastronomia, storia e musica. Dall’11 aprile al 4 maggio, la città si trasformerà in un palcoscenico di degustazioni, show cooking, itinerari guidati e concerti, tutti a ingresso libero. Diretta dall’antropologo Marino Niola e con la partecipazione straordinaria di Lina Sastri, la rassegna omaggia i 2.500 anni di Napoli attraverso i suoi sapori più autentici.
Un viaggio tra tradizione e innovazione
L’evento di apertura, venerdì 11 aprile al Monastero di Santa Chiara, sarà dedicato all’"Ombelico della Sirena", una ciambella ispirata alle antiche ricette greche, simbolo del legame tra Napoli e le sue radici mediterranee. «Un dolce che ci riporta alle origini della città», spiega Niola, sottolineando come la tradizione culinaria napoletana sia «un patrimonio vivo, in continua evoluzione».
Tredici incontri animeranno la kermesse, divisi tra conversazioni con esperti, dimostrazioni di chef, performance musicali e degustazioni. Sei itinerari tematici porteranno i visitatori "Alla scoperta dei sapori di Napoli", incluso un percorso dedicato a Eduardo De Filippo, mentre tre concerti – tra cui lo Stabat Mater in tre versioni e il Coro di Napoli – completeranno l’offerta culturale.
Napoli nel boom turistico: numeri da record
«L’enogastronomia è un tassello fondamentale della nostra identità», ha dichiarato il sindaco Gaetano Manfredi, evidenziando come l’iniziativa sia «un’occasione per turisti e cittadini di vivere la città in modo autentico». L’assessora al Turismo ha aggiunto: «Nell’ultima edizione le presenze sono quadruplicate. Per Pasqua e i ponti di aprile, stimiamo oltre un milione di visitatori».
Non mancano le novità: tre vie del centro storico saranno intitolate a celebri chef napoletani, mentre i servizi turistici sono stati potenziati per gestire l’afflusso previsto.
La cucina come eredità culturale
Tra street food e ricette storiche, Niola difende la pizza fritta: «Fa parte della nostra tradizione, come tutto ciò che nasce dal popolo». Una riflessione che chiude idealmente la presentazione di una rassegna che, anno dopo anno, conferma Napoli come capitale del gusto e della cultura. E stavolta, con un dolce in più da assaggiare.