Muscarà: "Dopo 30 anni di scavi e milioni sprecati la scoperta dell'America"

La consigliera, da anni impegnata nel denunciare lo sperpero di risorse pubbliche

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Muscarà: “Dopo 30 anni di scavi e milioni sprecati, riscoprono il tram di superficie: era ovvio e c’era già”

Napoli.  

"Dopo trent’anni di scavi, milioni di euro investiti e interi quartieri sventrati, il Comune di Napoli annuncia oggi, con enfasi, l’avvio dei lavori per riportare il tram fino a Mergellina. Eppure - dichiara la consigliera indipendente della Regione Campania, Marì Muscarà - si tratta solo di un ritorno all’ovvio: un tram di superficie che già esisteva e che si poteva ripristinare da tempo, senza le devastazioni della Linea 6, il cui percorso ricalca proprio quello del nuovo “tram del mare”".

La consigliera Muscarà, da anni impegnata nel denunciare lo sperpero di risorse pubbliche, torna a puntare il dito contro una gestione miope e fallimentare delle infrastrutture cittadine. «Bastava guardare alla storia della città: la Linea 6, così come progettata, è costata miliardi e ha lasciato un’eredità di cantieri infiniti, disagi, sprechi e oggi... ci dicono che la soluzione è quella di sempre: un semplice tram. Anzi, quello che c’era già".

Muscarà sottolinea come i fondi del Pnrr e gli investimenti per l’intermodalità potevano essere utilizzati per migliorare e potenziare fin da subito il trasporto di superficie, sostenibile ed economico. «Oggi si vende come rivoluzionario un progetto che, se non fosse stato cancellato, avrebbe potuto essere attivo da decenni. È l’ennesima dimostrazione di una politica che si muove senza visione, tra cantieri eterni e promesse cicliche".

La consigliera conclude con un appello alla trasparenza e al buon senso: "Se davvero si vuole cambiare Napoli, si inizi col riconoscere gli errori, con il rispetto della memoria urbanistica della città e con un uso intelligente dei fondi pubblici. Il tram del mare c’era, ed era la scelta più logica sin dall’inizio, invece oggi determinato la distruzione della Villa Comunale, il crollo di Palazzo Guevara e la devastazione del sottosuolo con possibili conseguenze future".