Tra ieri e oggi sono stati annunciati 350 esuberi in Campania, di cui 50 a Pratola Serra e 300 a Pomigliano. La Fiom-Cgil non ha firmato le uscite volontarie perche' non c'e' nessun segnale di controtendenza sull'occupazione, nessuna nuova assunzione e nessun turn over per rigenerare gli stabilimenti. A Pomigliano l'annuncio della piattaforma Small dal 2028 e' stato certamente il frutto delle mobilitazioni delle lavoratrici e dei lavoratori ma, come abbiamo gia' ribadito, e' necessario anticipare quella data. Anche perche' pensare alla nuova Pandina solo nel 2030 significhera' avere davanti anni molto difficili. Dopo le quasi 3.600 uscite volontarie dagli stabilimenti italiani nel 2024, a cui si aggiungono le ulteriori 14.000 uscite dal 2015, continua la strategia aziendale di svuotamento degli stabilimenti anche per il 2025".
Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilita', Mauro Cristiani, segretario generale della Fiom-Cgil di Napoli, Mario Di Costanzo, segretario e responsabile automotive della Fiom-Cgil di Napoli e Giuseppe Morsa, segretario generale della Fiom-Cgil di Avellino.
"Nel corso dell'ultimo incontro al Mimit del 17 dicembre scorso Stellantis aveva spiegato della centralita' dell'Italia nella propria strategia. E questo messaggio e' stato accolto e amplificato anche dal governo e dal ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Ma da quel momento - si legge nella nota -, la produzione in Italia nel 2024 e' precipitata a 283.090 auto (come accadde nel lontano 1956); il calo della quota di mercato in Italia risulta sotto la storica soglia del 30% e in Europa al 15 per cento; si conferma l'utilizzo degli ammortizzatori sociali per tutto il 2025 allo stesso livello del 2024, con il conseguente grave impatto sulle retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori; il premio di risultato del 2024 e' di poco superiore a 600 euro, mai cosi' basso, che si contrappone all'utile di 5 miliardi redistribuiti agli azionisti. E da ultimo le nuove uscite volontarie del 2025". "Questo e' il tanto decantato Piano Italia. Stellantis deve decidere di investire veramente nel nostro Paese. Servono investimenti in ricerca e sviluppo per ridare centralita' alla progettazione, nuovi e piu' modelli per saturare gli stabilimenti, e nuova occupazione. Il governo, al posto di pensare alla riconversione del settore al militare, ripristini il fondo automotive tagliato dell'80 per cento. La crisi di Stellantis e dell'automotive - conclude la nota - sono da affrontare con politiche industriali e risorse condizionate alla salvaguardia occupazionale. Per questo e' necessario aprire un confronto a Palazzo Chigi. La presidente del Consiglio non puo' continuare a fare finta di nulla. Non dobbiamo riarmarci, dobbiamo difendere e rilanciare i settori strategici per la nostra industria".
La proposta della Cisl. Accompagnare le uscite incentivate con un piano di assunzioni di giovani lavoratori per rilanciare lo stabilimento Stellantis di Pomigliano d'Arco. È una delle proposte avanzate dalla Fim di Napoli all'incontro svoltosi oggi tra i sindacati e la direzione aziendale del Giambattista Vico di Pomigliano d'Arco per discutere del programma di uscite incentivate. E per queste nuove assunzioni, che non avvengono dal 2006, l'azienda, stando ai sindacati, ha mostrato "la disponibilità ad aprire un tavolo dedicato entro la fine del 2025".
"Come Fim Cisl - hanno spiegato il segretario generale del sindacato Biagio Trapani e quello provinciale Aniello Guarino - abbiamo ribadito al tavolo proposte che sosteniamo da tempo con determinazione. Riteniamo sia indispensabile un impegno concreto dell'Azienda per garantire un futuro solido e sostenibile al sito di Pomigliano. Un piano di nuove assunzioni è ormai imprescindibile, perché l'elevata età media dei lavoratori rende necessario introdurre nuove energie, alleviando il carico fisico e garantendo continuità e competitività. Siamo disponibili a discutere un piano di uscite incentivate, se prevede anche un percorso chiaro e condiviso per l'ingresso di giovani lavoratori che rilanci il Giambattista Vico di Pomigliano d'Arco".
Trapani e Guarino, infine, hanno sottolineato di accogliere "con interesse la disponibilità mostrata dall'azienda nell'ipotizzare l'avvio di un tavolo dedicato al tema delle assunzioni nel 2025. Non possiamo però limitarci a declamare le buone intenzioni - hanno concluso - sono necessari impegni tangibili per il rilancio del sito e delle sue prospettive future. L'obiettivo della Fim Cisl è di riportare lo stabilimento di Pomigliano al centro delle politiche industriali di Stellantis, nell'interesse dei lavoratori e del territorio campano".