I potenti della Terra a caccia della nostra nuova longevità

Cosa cambierà con l'Intelligenza artificiale: vivremo davvero di più? Sarà un privilegio per ricchi?

i potenti della terra a caccia della nostra nuova longevita

Unity Biotechnology, finanziata da Peter Thiel, si concentra su terapie innovative per rallentare o addirittura fermare l’invecchiamento cellulare.

Napoli.  

Beppe Grillo, tornato da alcuni mesi tra i mortali, sul suo blog ufficiale ci ha informati che "l’intelligenza artificiale non è più solo una tecnologia, ma una forza che sta ridefinendo il futuro dell’umanità" e per dimostrarlo ha integralmente citato Ray Kurzweil, uno dei più noti futurologi e una delle 100 persone più influenti nell’IA al mondo secondo il Time.

Per l'informatico, inventore, divulgatore e saggista statunitense, "entro il 2032, l’essere umano inizierà a non invecchiare", e ciò grazie "ai progressi dell’IA e della biotecnologia che ci porteranno a potenziare il cervello con nanorobot, espandere la nostra memoria e, forse, a raggiungere una sorta di immortalità tecnologica". In particolare, secondo Kurzweil, oggi ricercatore e ingegnere in Google: "Nei prossimi anni assisteremo ad ulteriori innovazioni mediche guidate dall’IA. Questi progressi esponenziali ci condurranno a quella che definiamo “longevity escape velocity” (velocità di fuga della longevità) intorno al 2032. A quel punto, invece di perdere un anno di vita per ogni anno vissuto, in realtà ne guadagneremo. Oggi, se vivi un anno, perdi un anno della tua aspettativa di vita. Tuttavia, con un’adeguata cura sanitaria e una buona nutrizione, oggi puoi guadagnare fino a quattro mesi per anno.

Entro il 2032, potresti guadagnare un intero anno per ogni anno che passa. Se questa tendenza continuerà, alla fine guadagnerai più di un anno per ogni anno vissuto: in termini di salute, è come se il tempo tornasse indietro".

La cosa è allettante ma non priva da rischi, tanto più che per ottenere un risultato così ambizioso bisognerà ricorrere a una progressiva e forse irreversibile estensione della nostra "natura biologica" verso una "realtà cibernetica", la cui proprietà è gestione appare a oggi tutto tranne che egualitaria. Altro che rapporto vita-fianchi, alimentazione sana, attività fisica e una sempre più accurata scienza delle relazioni sociali.

Altro che studio del genoma degli ultracentenari e delle nuove e rivoluzionarie scoperte sul loro microbioma, che poi rivoluzionarie non sono. Altro che proteina Klotho, che dal rene dei topi è arrivata al cervello dei machachi e ora all'uomo, per aiutarlo a vivere a lungo e senza malattie (del resto se da una delle Parche ha mutuato il nome una ragione ci deve essere). Per Kurzweil nemmeno gli incidenti automobilistici - responsabili di circa 40.000 morti all'anno negli Stati Uniti, con numeri sovrapponibili in Europa - saranno un problema. Secondo il ricercatore d'oltreoceano, infatti, "quando le auto a guida autonoma diventeranno la norma, il tasso di incidenti si avvicinerà a zero". E che importa se l'IA ha cominciato a dare segnali di follia e inaffidabilità, tra imprecisioni, fake news e allucinazioni. Per il nostro paladino dell'innovazione e per quelli come lui le cose stanno già migliorando e presto torneremo a parlare di un alleato potentissimo, servile e inappuntabile. La vita si allungherà e lo farà non lasciando nessuno a zoppicare per strada: un mondo di uomini sani e senza età ci attende.

Ce lo ha ricordato lo stesso Grillo quando nel pezzo succitato ci ha informati che tutti i più grandi concentratori di tecnologie e ricchezze della Terra ci stanno lavorando, da Jeff Bezos a Peter Thiel e a Sergey Brin, i quali hanno finanziato "progetti avanzati per rallentare, e forse invertire, il processo di invecchiamento". Ci fa sapere, infatti, l'ex comico e politico genovese che "le loro aziende stanno lavorando su tecnologie che potrebbero cambiare per sempre il concetto stesso di longevità umana". In particolare - "Altos Labs, supportata da Jeff Bezos, è una startup specializzata nella riprogrammazione cellulare, una tecnica che mira a ringiovanire le cellule e potenzialmente estendere la vita umana. La società ha attratto alcuni dei migliori scienziati nel campo della biotecnologia e sta studiando come ripristinare la funzionalità cellulare deteriorata dall’invecchiamento.

Unity Biotechnology, finanziata da Peter Thiel, si concentra su terapie innovative per rallentare o addirittura fermare l’invecchiamento cellulare. Una delle loro principali aree di ricerca è l’eliminazione delle cellule senescenti, quelle che smettono di funzionare correttamente e contribuiscono a malattie degenerative. Calico (California Life Company), un progetto avviato da Google e sostenuto da Sergey Brin, è interamente dedicato alla ricerca sulle cause dell’invecchiamento e allo sviluppo di terapie per estendere la vita umana. Collabora con prestigiose università per trovare modi innovativi per rallentare il processo di decadimento cellulare".

Proprio non male! Se ne farà di certo una ragione il mio amico Annibale Puca che, con la sua straordinaria intelligenza naturale, porta avanti da anni progetti valorosi di "salute sostenibile" contro l'inesorabile progredire del tempo. Quel tempo che qualcuno ha recentemente ipotizzato potrebbe perfino andare in due direzioni, e non esclusivamente verso il futuro. Solo Elon Musk pensa ad altro, a lui la longevità non importa, indaffarato com'è a costruire il suo uomo bionico e asservito.