"Dopo 28 mesi di fermo per eseguire i lavori di revisione ventennale, la funicolare di Chiaia, in questi 47 giorni da quando il 31 gennaio scorso ha ripreso le corse, sta suscitando le ire e la giusta rabbia dei 15mila utenti che la utilizzano nei giorni feriali, costretti, così come avveniva prima che iniziassero i lavori, a subire le conseguenze d'improvvisi disservizi, con fermi dovuti a guasti o con la soppressione delle fermate intermedie ".
A segnalare le vicende e purtroppo le continue problematiche che stanno caratterizzando il malfunzionamento dell'importante impianto a fune che collega il quartiere Vomero con il quartiere Chiaia, con fermate intermedie a Palazzolo e al Corso Vittorio Emanuele, è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, fondatore sul social network Facebook del gruppo: "Napoli: gli "orfani" della funicolare di Chiaia", che conta oltre 1.500 iscritti.
"Oggi - denuncia Capodanno -, così come raccontato da uno dei presenti nella stazione superiore di via Cimarosa, quando i viaggiatori si trovavano già all'interno dei vagoni per la corsa delle 13:40, i treni non sono partiti. Aspetto ancora più grave è i passeggeri sono state lasciati nei vagoni chiusi per circa 20 minuti, mentre continuavano ad affluire nella stazione altre persone per la corsa successiva.
Solo a seguito delle proteste dei viaggiatori chiusi nei vagoni, le porte si sono finalmente aperte, per consentire il deflusso delle persone che, a quel punto, hanno dovuto trovare delle alternative per poter raggiungere le proprie abitazioni e o i luoghi dove erano diretti. Al danno si è aggiunta anche la beffa di aver pagato la corsa senza poterne usufruire.
Fermi improvvisi - sottolinea Capodanno - che si erano già verificati il 28, il 22 e il 13 febbraio scorso quando addirittura i passeggeri furono costretti a utilizzare le scale poste sui lati della galleria per raggiungere la stazione più vicina dopo che i treni si erano bloccati da un guasto improvviso. Non si contano poi le tante corse miste saltate sostituite da quelle dirette, appiedando, senza alcun preavviso, i passeggeri delle stazioni intermedie.
Si tratta - sottolinea Capodanno - di una situazione inaccettabile - che desta non poche preoccupazioni oltre a causare la giusta protesta degli utenti con conseguenti danni anche alle attività commerciali. Una vicenda sulla quale sollecitiamo ancora una volta l'intervento della magistratura sia inquirente che contabile, visto che i lavori di revisione ventennale hanno comportato un investimento di danaro pubblico di ben 9 milioni di euro, con risultati che, al momento, appaiono del tutto deludenti".