Il sottopasso ferroviario tra il centro di Castellammare di Stabia e il rione San Marco non si farà. Dopo anni di dibattiti e polemiche, il Consiglio comunale ha confermato il proprio netto rifiuto all’opera, convincendo la dirigenza di Eav a bloccare il progetto. Il presidente di Eav, Umberto De Gregorio, ha dichiarato che, pur avendo chiuso la conferenza dei servizi, non intende insistere su un'opera avversata dalla città. Il raddoppio del binario sulla linea Napoli-Sorrento proseguirà comunque fino a Castellammare centro, con la possibilità che in futuro la stessa città possa tornare a chiedere il sottopasso.
Una battaglia lunga dieci anni
Il nodo del passaggio a livello di via Nocera è al centro del dibattito da oltre un decennio. Il progetto originario prevedeva la sua eliminazione con la costruzione del sottopasso, ma ha incontrato un’opposizione costante, culminata nel voto contrario dell’amministrazione guidata da Luigi Vicinanza. Durante la gestione commissariale, la questione era tornata in auge, ma l’attuale governo cittadino ha ribadito il rifiuto. De Gregorio ha confermato la collaborazione con il Comune per il parcheggio della nuova stazione di Sabia Scavi, con l’obiettivo di aprirlo entro l’estate.
Il potenziamento delle fermate
Oltre alla questione del sottopasso, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità due mozioni per chiedere a Eav la riattivazione delle fermate di Ponte Persica e Antiche Terme. La prima sarebbe fondamentale per garantire un migliore collegamento con la periferia nord della città, mentre la seconda potrebbe rilanciare il turismo e agevolare i pendolari. Il sindaco Vicinanza ha sottolineato come questo sia un segnale di unità tra maggioranza e opposizione, evidenziando che quando la politica si muove compatta per il bene della città, i risultati arrivano.
Un nuovo piano per la mobilità
La vicenda del sottopasso e la richiesta di nuove fermate rientrano in una visione più ampia sulla mobilità cittadina. Il consigliere Gino Fiorenza ha evidenziato la necessità di riorganizzare viabilità, trasporti pubblici e parcheggi per favorire lo sviluppo economico del territorio. Dure le critiche di Antonio Federico, consigliere di opposizione, che ha ricordato come Castellammare avesse una sorta di "metropolitana naturale" fino agli anni ’80, poi smantellata. A suo avviso, un miglior servizio ferroviario sarebbe essenziale per una mobilità più sostenibile.