Napoli apre le porte di monasteri e conventi per il Giubileo

Un viaggio tra fede, carità e storia

napoli apre le porte di monasteri e conventi per il giubileo
Napoli.  

In occasione dell'anno giubilare, la città partenopea offre un'opportunità unica per riscoprire il patrimonio religioso e culturale che caratterizza la sua storia. Il Comune di Napoli, in collaborazione con la Curia partenopea, ha lanciato il programma *"Donne di fede, carità e speranza. Percorsi giubilari nei conventi e nei monasteri di Napoli"*, un'iniziativa che permetterà ai visitatori di scoprire gli antichi luoghi di culto, dove hanno operato figure femminili di fede e laiche, protagoniste della storia della città.

Il programma prevede: 8 percorsi tematici, 77 visite guidate e 18 incontri musicali, in un calendario ricco di appuntamenti che si svolgeranno dal 13 febbraio fino al 21 dicembre. I visitatori avranno la possibilità di esplorare i luoghi più significativi della Napoli religiosa, immergendosi in storie di carità, fede e speranza tramandate nel tempo.

Un’occasione di fede e valorizzazione del patrimonio

Il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha sottolineato l’importanza del Giubileo non solo come evento di fede, ma anche come opportunità per valorizzare il patrimonio storico e spirituale della città. «Questo primo percorso è solo l'inizio di una serie di eventi pensati per portare a Napoli, oltre che a Roma, visitatori da tutto il mondo, contribuendo a far conoscere anche i luoghi meno noti ma ricchi di storia e spiritualità», ha dichiarato Manfredi.

Un momento clou dell'iniziativa sarà il "pellegrinaggio di riconciliazione" del 23 settembre, che toccherà diverse chiese storiche, tra cui Gesù Nuovo, Santi Filippo e Giacomo, San Giorgio Maggiore e la Porta giubilare del Carmine.

Gli itinerari proposti: tra arte, cultura e fede

Gli itinerari offrono una variegata panoramica sulla Napoli religiosa, con percorsi che spaziano dalla cura e speranza all’emarginazione, fino alla ricerca interiore di Dio. Tra i percorsi più significativi troviamo:

- "L’educazione e la conoscenza": visita a Santa Maria di Costantinopoli e Sant’Antoniello a Port'Alba.
- "La cura e la speranza": un viaggio negli storici ospedali SS. Annunziata, Santa Maria della Pace e Santa Maria degli Incurabili.
- "I segni dei tempi: gli emarginati": tappa a San Gregorio Armeno e Santa Maria Donnaromita.
- "Sinfonia di fedi": un percorso ecumenico che coinvolge i conservatori San Nicola a Nilo e Santi Filippo e Giacomo.
- "Il silenzio e la ricerca di Dio": un’esperienza al Complesso monumentale di San Giovanni a Carbonara.
- "La fede che trasforma la vita": un cammino nelle chiese di Santa Maria in Gerusalemme e Santa Maria Regina Coeli.
- "Preghiera e azione": visita al monastero delle clarisse di Santa Chiara e alla chiesa di Santa Marta, con la possibilità di ammirare il presepe e incontrare le suore.
- "Emigrate": un percorso che entra nel monastero dei Santi Severino e Sossio (Archivio di Stato) e nel Complesso di Monteverginella (Salesiane di Don Bosco), con letture di documenti inediti sull’emigrazione.

Un viaggio tra arte, storia e testimonianze femminili

L'assessore al Turismo, Teresa Armato, ha enfatizzato il valore dell'iniziativa, che non solo permette ai turisti di scoprire luoghi storici, ma rende omaggio anche alle donne religiose e laiche che, con il loro impegno, hanno lasciato un segno profondo nella città. «Questi luoghi custodiscono storie di vita che spesso non sono state abbastanza raccontate, e attraverso questi percorsi vogliamo dar loro visibilità», ha spiegato Armato.

La curatela artistica del progetto è affidata alla professoressa Adriana Valerio, teologa e delegata arcivescovile per il laicato, che ha pensato e ideato i vari percorsi in modo da coniugare spiritualità, storia e cultura.

Con l'anno giubilare che si avvicina, Napoli si prepara così a diventare un centro di riflessione spirituale e un punto di attrazione per i pellegrini e i turisti di tutto il mondo, invitandoli a scoprire e a vivere la sua ricca tradizione religiosa.