E' stata l'orchestra "Sanitansemble" ad aprire il concerto per la pace al Duomo di Napoli, l'iniziativa per il cessate il fuoco promossa da Regione Campania e Curia di Napoli.
Tra gli ospiti: la cantautrice israeliana Noa, la cantante palestinese Miriam Toukan, e ancora Lina Sastri, Enzo Avitabile, Ermal Meta, Irene Grandi e Tosca. Il concerto per la pace è condotto da Marisa Laurito e Neri Marcoré, con il supporto giornalistico di Carmen Lasorella e Claudia Conte e gli interventi dello scrittore Maurizio De Giovanni accompagnato da Marco Zurzolo.
"Continua l'iniziativa della Regione, cominciata a ottobre del 2022, quando dicemmo che chi promuove le guerre e le aggressioni è colpevole ma noi non siamo innocenti. Oggi assistiamo all'esplosione di guerre, la violenza, siamo passati da quando dopo la Seconda guerra mondiale, la Shoah, Auschwitz, dicemmo mai più la guerra, a un'esplosione di nuova barbarie, a una situazione nella quale gli organismi internazionali sono svuotati di poteri e il diritto internazionale sembra aver perduto ogni efficacia". Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante l'iniziativa.
"Dobbiamo muoverci per ridare forza al diritto internazionale, per evitare che prenda campo il diritto della forza, dei carri armati, dei droni, dei missili. Una cosa deve preoccuparci molto, la ricaduta di queste immagini di violenza sulle giovani generazioni. Provate a immaginare quante migliaia di volte hanno visto le immagini di sangue, bombardamenti, eccidi, mutilazioni, bambini morti. Tutto questo - ha aggiunto De Luca - non è indifferente per i giovani, determina anche una caduta nei comportamenti quotidiani. La banalizzazione della violenza determina un abbassamento della soglia di resistenza alla violenza anche nella vita ordinaria e una diffusione di comportamenti violenti".
Per il governatore è necessario una reazione forte: "Siamo qui nel Duomo di Napoli per esprimere solidarietà e condivisione a Papa Francesco, che ha avuto il coraggio di lanciare il messaggio della pace in maniera tenace, coerente, indifferente anche alle accuse di scarso realismo. Vogliamo essere con lui, dal punto di vista laico e religioso, vogliamo essere 'cristiani assurdi', quelli che prendono Cristo sul serio, quelli che considerano il Vangelo non un modo di dire ma un modo di vivere".