Napoli in festa: don Mimmo Battaglia è stato nominato cardinale dal Papa

Il messaggio di Francesco: "Siate costruttori di unità". La gioia delle istituzioni partenopee

napoli in festa don mimmo battaglia e stato nominato cardinale dal papa
Napoli.  

"L'avventura della strada, la gioia dell'incontro con gli altri, la cura verso i più fragili: questo deve animare il vostro servizio di cardinali". E "fare la strada di Gesù significa, infine, essere costruttori di comunione e di unità": "posando il suo sguardo su di voi, che provenite da storie e culture diverse e rappresentate la cattolicità della Chiesa, il Signore vi chiama a essere testimoni di fraternità, artigiani di comunione e costruttori di unità. E questa è la vostra missione". E' il messaggio con cui Papa Francesco si è rivolto ai 21 nuovi cardinali creati nel concistoro convocato nella Basilica di San Pietro a Roma.

Tra loro anche don Mimmo Battagloia, arcivescovo di Napoli. Alla cerimonia anche una folta delegazione proveniente da Napoli. Da tutti è stata sottolineata l'importanza della scelta del vescovo di Roma di premiare la guida della chiesa partenopea.

Commentando il Vangelo, il Pontefice sottolinea che "il tarlo della competizione distrugge l'unità" e, "parlando della competizione corrosiva di questo mondo", Gesù "è come se dicesse: venite dietro a me, sulla mia strada, e sarete diversi; sarete un segno luminoso in una società ossessionata dall'apparenza e dalla ricerca dei primi posti". "Questo può succedere anche a noi - avverte Francesco -: che il nostro cuore perda la strada, lasciandosi abbagliare dal fascino del prestigio, dalla seduzione del potere, da un entusiasmo troppo umano per il nostro Signore".

Per questo, suggerisce ai neo-porporati, "è importante guardarci dentro, metterci con umiltà davanti a Dio e con onestà davanti a noi stessi, e chiederci: dove sta andando il mio cuore? In quale direzione si muove? Forse sto sbagliando strada?". Oltre ai cinque italiani - cioè il quasi centenario Angelo Acerbi, poi il vicario di Roma Baldassare Reina, l'arcivescovo di Torino Roberto Repole, quello di Napoli Domenico Battaglia e il sottosegretario ai migranti Fabio Baggio - gli altri Paesi rappresentati in questo decimo Concistoro di Bergoglio sono: Perù (Castillo Mattasoglio), Argentina (Bokalic Iglic), Ecuador (Cabrera Herrera), Cile (Chomalì Garib), Giappone (Kikuchi), Filippine (Siongco David), per la prima volta la Serbia (Nemet), Brasile (Spengler), Costa d'Avorio (Bessi Dogbo), Algeria (Vesco), Iran (Mathieu), Canada (Leo), Lituania (Makrickas), Australia (l'ucraino Bichok), Inghilterra (Radcliffe), India (Koovakad).

"Purtroppo, la famiglia umana è sconvolta e sfigurata da disuguaglianze, guerre e povertà in tante parti del mondo. Ci piacerebbe guardare al futuro con speranza e vedere un mondo finalmente pacificato. Siamo sicuri, Santo Padre, che resterà sempre vivo il ricordo dei Suoi incessanti ed accorati appelli per la pace, contro ogni guerra. Essi diventano oggi il nostro augurio e la nostra preghiera", ha detto il neo-cardinale Acerbi, a nome anche degli altri venti, nel suo indirizzo di omaggio e ringraziamento al Papa.