"Se c’è la pace mia madre può andare a lavoro nei campi senza essere violentata"

Le riflessioni dei bambini ucraini di Irpin, Kharkiv, Kiev in una mostra

se c e la pace mia madre puo andare a lavoro nei campi senza essere violentata

"Facciamo Pace?!” Dal 2 al 16 dicembre 2024, complesso monumentale di San Domenico maggiore a Napoli...

Napoli.  

“Facciamo Pace?!” è il suggestivo titolo della mostra che dal 2 al 16 dicembre sarà ospitata nel complesso monumentale di San Domenico Maggiore. Ad esporre i loro disegni e le loro riflessioni sono i bambini: ucraini di Irpin, Kharkiv, Kiev.

Bambini profughi dall’Afghanistan e dalla Siria, ma anche dalle tante regioni africane dove la guerra è endemica: Kivu, Nord del Mozambico, Burkina Faso. Il contrasto tra l’ingenuità dei disegni e l’autenticità delle parole rivela quanto i bambini chiedano di vivere in un mondo senza guerre.

“Se c’è la pace mia madre può andare a lavorare nei campi senza essere violentata” scrive Aline (12 anni). Mentre Ali (5 anni) di Kabul racconta “Ho disegnato la mia famiglia all’aeroporto che non è riuscita a salire sull’aereo!” Maia di 8 anni rivela: “Ogni volta che passa un aereo piango e penso a papà e ai miei fratelli”.

La mostra, realizzata dalla Comunità di Sant’Egidio, è arricchita da alcuni pannelli realizzati dai bambini napoletani che raccontano la loro paura di essere sparati e feriti mentre sono in strada, camminando mano nella mano con il nonno, proprio come accaduto a Noemi.

Il 5 dicembre alle 17:30, la mostra ospiterà anche un momento di riflessione, con i contributi di Maura Striano (Assessore alla scuola), Maria Luisa Iavarone (ordinario di pedagogia), Adriana Gulotta (Sant’Egidio), Claudia De Luca (Procura di Napoli), Lanfranco Genito (Mce), Paola Cortellessa e Dario Spagnuolo (dirigenti scolastici).

Sarà possibile visitare la mostra dal 2 al 16 dicembre, dal lunedì al sabato dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 18:00. Per le scolaresche, è possibile prenotarsi e avvalersi di guide speciali: i “Giovani per la Pace”, che hanno raccolto i contributi dei bambini napoletani. L’ingresso è gratuito.