Napoli: 21 anni fa moriva Roberto Murolo

Capodanno: "Aprite al pubblico la casa-museo in via Cimarosa"

napoli 21 anni fa moriva roberto murolo

L'appello

Napoli.  

Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, in occasione della ricorrenza dell'anniversario della morte, avvenuta 21 anni fa, il 13 marzo 2003, ripropone all’amministrazione comunale partenopea d’intitolare al grande cantore della Napoli classica le scale di via Cimarosa, poste proprio dinanzi al palazzo dove si trova la sua casa, oggi sede della fondazione Roberto Murolo.

Anche tenendo conto del fatto che, al momento, all’artista, nell’ambito del quartiere collinare, è dedicata solo una rotonda in cemento posta all’incrocio tra via Rossini e via Paisiello, cosa che non solo appare riduttiva ma della quale sono a conoscenza ben pochi .

"In verità - afferma Capodanno - mi aspettavo, già da tempo, una maggiore considerazione per un artista dell’importanza e della fama, non solo nazionale ma anche internazionale, di Murolo, che ha rilanciato la canzone napoletana nel mondo intero e che tanto lustro ha dato e continua a dare a Napoli, riproponendo le più belle melodie e scrivendo pagine indelebili che fanno, a giusta ragione, parte del retaggio storico della cultura partenopea.

Ma, fino a questo momento, così non è stato - puntualizza  Capodanno -. A Murolo, nel 2014, fu intitolata una delle traverse di via Nino Bixio, nel quartiere Fuorigrotta, cosa che però fece storcere il naso a più di un estimatore del grande artista, sia per il fatto che si era scelto un tratto di strada collaterale sia perché la scelta era caduta al di fuori del territorio del Vomero, quartiere dove Roberto Murolo era sempre vissuto e dove, prima di lui, aveva abitato anche il padre, Ernesto Murolo, come ricordano le due lapidi apposte sulla facciata del fabbricato in via Cimarosa.

L’idea dell’intitolazione delle scale attigue al palazzo mi è tornata in mente, mutuando quanto fatto al riguardo in passato per Giancarlo Siani, per  Massimo Troisi e, in questi giorni, per Lucio Dalla.

Tra l'altro - sottolinea Capodanno -, in occasione della collocazione della lapide, dedicata al grande maestro della canzone napoletana, avvenuta il 18 gennaio 2012, per celebrarne il centenario della nascita, lapide posta sulla facciata del fabbricato in via Cimarosa, 25, dinanzi alla casa dove egli visse e morì, e dove, prima di lui, aveva vissuto anche il padre, il poeta Ernesto Murolo, come ricorda un'altra lapide posta nei pressi della prima, si parlò diffusamente, anche sugli organi d'informazione, della realizzazione, nell'abitazione dei Murolo, di un museo che sarebbe dovuto diventare luogo di studio e di ricerca ma anche meta per un turismo rivolto a un pubblico non solo nazionale, amante della storia musicale di Napoli di sempre.

Belle intenzioni, in verità - aggiunge Capodanno -, alle quali, però, non risulta che a tutt'oggi siano seguiti fatti concreti.

A questo punto, a distanza di ben oltre dieci anni dall'annuncio, in occasione dell'ennesimo anniversario della morte del maestro, pure per rispondere alla domanda dei turisti ma anche dei tanti estimatori dell'indimenticato artista, auspichiamo che si faccia chiarezza sulla vicenda, rendendo pubblicamente noto se la casa di Roberto Murolo, le cui pareti, come si legge nelle cronache dell'epoca, parlano di musica e cultura e che si auspicava che diventasse come la casa museo a Lisbona di Ferdinando Pessoa, il grande scrittore portoghese, sia oggi un museo, accessibile ai visitatori, e, in caso negativo, se e quando s'intende fare in modo che lo diventi in tempi rapidi, pubblicizzando giorni e orari nei quali la casa-museo possa essere visitata."