Regione: spunta Piantedosi candidato, ma dal Viminale frenano: ipotesi infondata

"Il ministro è concentrato nello svolgimento del delicato incarico al Viminale"

regione spunta piantedosi candidato ma dal viminale frenano ipotesi infondata
Napoli.  

Mancano quasi due anni alle elezioni regionali in Campania, ma la corsa pare già aperta, tra autocandidature, smentite ufficiali e ipotesi di ''campo largo''. Tutto o quasi gira intorno all'eventuale terzo mandato di Vincenzo De Luca, attuale presidente in carica.

''Lo faccio comunque'', ha detto recentemente De Luca a chi chiedeva cosa avrebbe fatto qualora il Partito democratico decidesse di non approvare la deroga per il suo terzo quinquennio alla Regione. De Luca cita sempre come esempio Luca Zaia, che governa in Veneto per la terza volta consecutiva. I rapporti con la segretaria dem di Elly Schlein non sono mai stati idilliaci e la segretaria del Pd durante le sue recenti visite in Campania non ha mai voluto rispondere a domande sulla ricandidatura dell'ex sindaco di Salerno.

Sempre nell'area del centrosinistra, si registra l'attivismo di Roberto Fico. L'ex presidente della Camera - attuale presidente del Comitato di Garanzia del M5S - ha partecipato recentemente a diversi eventi politici e sociali assieme al segretario del Pd, ribadendo la necessità di costruire un ''campo largo'' per l'area progressista in vista della prossima tornata elettorale regionale. Il modello, secondo Fico, è rappresentato dal Comune di Napoli, dove governa il sindaco Gaetano Manfredi, senza alcuna possibilità di apertura al terzo mandato a Palazzo Santa Lucia per Vincenzo De Luca.

La decisione su De Luca sarà dirimente anche per la scelta del candidato nel centrodestra, per il quale sono girati diversi nomi, da Fulvio Martusciello di Fi al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Quest'ultima ipotesi è stata però bollata come "del tutto infondata" da qualificate fonti del Viminale, in considerazione del fatto che ''è una opzione mai affrontata o prospettata da qualcuno'' ma soprattutto perché ''il ministro è concentrato nello svolgimento del delicato incarico al Viminale, un impegno a cui non intende sottrarsi''.