Boscotrecase, muore neonata. Ciarambino: serve personale nei pronto soccorso

Il presidio di urgenza è chiuso da tre anni. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un'inchiesta

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Boscotrecase.  

Aveva appena compiuto 3 mesi, una neonata di Torre Annunziata (Napoli) morta dopo essere stata colpita da una crisi respiratoria. Durante le feste natalizie, la piccola è stata portata dal papà all'ospedale di Boscotrecase, dove però il pronto soccorso è chiuso da oltre tre anni (non ha mai riaperto dopo l'emergenza Covid). La bambina è stata dunque respinta e indirizzata all'ospedale di Castellammare di Stabia, dove è arrivata quando ormai per lei non c'era più nulla da fare. Nonostante i tentativi di rianimazione, i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

La Procura di Torre Annunziata ha aperto un'inchiesta. La vicenda è stata anticipata oggi sulle pagine del quotidiano Il Mattino. Il padre della bimba avrebbe chiesto l'intervento del 118 ed è sceso in strada ad attendere l'ambulanza con la figlia in braccio. La bimba respirava già a fatica. Un passante, visto il prolungarsi dell'attesa, si è offerto di accompagnare l'uomo e la piccola verso l'ospedale più vicino, quello di Boscotrecase. Qui, però, si sono trovati respinti all'ingresso dalle guardie giurate. Quando sono giunti all'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, ormai era troppo tardi.

Ciarambino: sempre più urgente reperire personale per i pronto soccorso

«È assurdo quanto accaduto a Boscotrecase, non ci sono parole per esprimere il profondo dolore e vicinanza ai genitori della piccola. Purtroppo diversi pronto soccorso della nostra regione sono in agonia per carenza di personale, alla quale vanno trovate soluzioni urgenti. Magari iniziando dall’attuare le due proposte che avevo presentato nella scorsa legge di bilancio proprio per contrastare la desertificazione dei pronto soccorso, e che sono state poi approvate - ricorda Valeria Ciarambino, Vicepresidente del Consiglio regionale e componente del Gruppo Misto -  Anzitutto avevo chiesto di adottare interventi a carattere straordinario, per reclutare personale, come l’inserimento dell’obbligo di prestare i primi due anni in pronto soccorso per tutti i nuovi bandi di concorso nelle discipline affini ed equipollenti alla Medicina di urgenza. Avevo chiesto inoltre che i medici che svolgono turni aggiuntivi in pronto soccorso ricevessero un incentivo economico. Purtroppo mi risulta che nessuna Asl e ospedale campano abbia dato seguito alla prima proposta e che non tutti abbiano incrementato la paga per le prestazioni aggiuntive in pronto soccorso, sebbene siano leggi regionali. Occorre fare ogni sforzo per riaprire i pronto soccorso chiusi, a partire da quello di Boscotrecase, quanto accaduto è la negazione del diritto alla salute e ci dice che non possiamo più attendere. Non dimentichiamo che questo è un problema nazionale e che i concorsi vanno ormai deserti, quindi la politica tutta deve rimboccarsi le maniche e trovare soluzioni, affinché tragedie come quella di Boscotrecase non accadano mai più».

Mazzella (M5S), 'mandante morale morte bimba è De Luca'

 "Ho appena parlato col sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato e ha garantito che avvierà un'attività ispettiva, con la promessa di vederci a breve per trovare una soluzione. Quanto è avvenuto negli ultimi giorni è vergognoso: la morte della piccola bimba, portata d'urgenza presso l'ospedale S.Anna e Maria S.S della Neve di Boscotrecase, poteva essere evitata se solo fosse stato ripristinato il servizio di Pronto Soccorso della struttura ospedaliera, interrotto tre anni fa e mai riattivato. Il mandante morale ha un nome e cognome: Vincenzo De Luca, preposto alla gestione della sanità campana". Così in una nota il senatore Orfeo Mazzella (M5S), capogruppo della Commissione Sanità. "E non uso parole forti - prosegue - per puro sensazionalismo, perché - oltre ad una lunga missiva inoltrata al Governatore della Campania, che non ha mai ricevuto risposta - è da oltre un anno e mezzo che sto denunziando il caso in Parlamento. Del resto, ironia della sorte, proprio 48 ore prima del tragico episodio avevo depositato un'interrogazione al Ministero della Salute, chiedendo di intervenire quanto prima.

Borrelli, bimba morta è una tragedia assurda

 "E' una tragedia assurda. In alcuni pronto soccorso della Campania non si riesce a riaprire dopo il covid a causa della mancanza di personale. Spesso i bandi per medici e chirurghi vanno deserti. Inoltre a causa dei tagli del governo e delle norme sulla distribuzione nazionale dei fondi nella nostra regione arrivano sempre meno risorse per la sanità. Il risultato è la desertificazione sanitaria". Lo sottolinea, in una nota, il deputato dell'Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli.