Sanità, centro storico e Campi Flegrei: lo show di Napoli alle giornate Unesco

Terza ed ultima giornata della manifestazione internazionale: la città in vetrina

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Napoli.  

Il sindaco Gaetano Manfredi e la direttrice generale dell'Unesco, Audrey Azoulay,  hanno visitato Castel Capuano accompagnati da Aldo De Chiara presidente della Fondazione Castelcapuano. Nella biblioteca è stata donata all'ospite una maschera di Pulcinella realizzata dal maestro Lello Esposito ed il crest del Comune di Napoli. Davide Di Blasio presidente Fondazione Made in Cloister ha accompagnato gli ospiti, insieme al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, in una visita alle opere di arte contemporanea esposte.

L'esponente del Governo, inoltre, è stato protagonista di un altro appuntamento: "Ho voluto mostrare ai vertici dell’Unesco lo splendido recupero che si sta facendo del Rione Terra di Pozzuoli, ho raccontato il valore di tutta l’area dei Campi Flegrei e l’antico legame con la città di Roma. Mi complimento con i sindaci per il modo in cui stanno affrontando l’emergenza bradisismo e stanno gestendo le attività quotidiane. Il direttore del patrimonio mondiale Unesco Lazare Eloundou Assomo ha mostrato vivo interesse per le vicende del territorio e mi ha assicurato grande attenzione da parte dell’Unesco". Il ministro è stato accompagnato, tra gli altri, dal capo di gabinetto, Francesco Gilioli.

Nel pomeriggio invece riflettori sulla rinascita della Sanità: "Due secoli di povertà, camorra e ignoranza. È questo che ho trovato 21 anni fa quando sono diventato parroco del quartiere. La fatica è stata quella di recuperare ciò che si era perduto: la speranza. Noi ci siamo innanzitutto presi cura delle persone. Abbiamo pensato da subito di utilizzare gli spazi per produrre e generare impatto sociale e non redditività, quindi abbiamo iniziato riqualificando gli spazi inutilizzati". Don Antonio Loffredo, parroco del Rione Sanità, ha raccontato la riqualificazione del quartiere.

"In 20 anni - ha detto padre Loffredo - abbiamo recuperare 13mila metri quadrati di patrimonio e li abbiamo restituiti alla comunità, l'esempio più importante è la riapertura delle catacombe di San Gaetano e San Gaudioso. E, poi, l'altra grande risorsa erano i giovani. Oggi sono i ragazzi e le ragazze del quartiere ad accompagnare i visitatori: hanno costituito una cooperativa e l'hanno voluta chiamare con una parola che significa gruppo di persone coese, cioè La Paranza, è una piccola comunità di amici che forse è oggi l'impresa culturale privata più grande della città. Alle catacombe i visitatori, in pochi anni, sono passati da 5mila a 200mila, con un impatto sociale ed economico senza precedenti. In 15 anni abbiamo cambiato il volto e il destino del territorio".

L'esempio della Sanità è stato sottolineato anche dal vicesindaco di Napoli, Laura Lieto: "La fantastica storia del Rione è un esempio straordinario di rigenerazione del tessuto urbano". La numero due di Palazzo San Giacomo ha citato quattro esempi di rigenerazione urbana: Castel Capuano, il Tempio della Scorziata, il Cimitero delle Fontanelle e il Lazzaretto dell'antico Ospedale di Santa Maria della Pace.