"Tra poco otterremo dall'Unesco l'iscrizione dell'Arte del Canto Lirico italiano nel patrimonio immateriale. Così siamo fiduciosi di ottenere l'iscrizione della cucina italiana che, nonostante la rilevanza mondiale, non è ancora iscritta nel patrimonio immateriale". Così il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano in un'intervista a Il Sole 24 Ore, in vista della tre giorni che da domani a Palazzo Reale si terrà nella città con esperti dei 194 Stati rappresentanti dell'organizzazione delle Nazioni Unite per elaborare risposte comuni alle nuove sfide poste ai patrimoni mondiale e immateriale.
"A Napoli c'è un'antica sintesi tra materialita del patrimonio, dai grandi musei alle chiese, e l'immaterialità non meno tangibile di grandi tradizioni culturali. Il rapporto tra patrimonio materiale e immateriale è fondamentale, fondato su una simbiosi continua. La nostra nazione vanta tanti beni culturali tangibili nella loro fisicità". "Napoli é una grande capitale della cultura del Mediterraneo che tutto il mondo ci invidia. Nel 2011 era stato approvato un piano di gestione richiesto dall'Unesco per il centro storico. Le varie Amministrazioni comunali che si sono succedute non hanno dato seguito all'impegno assunto. Ora noi stiamo stimolando il comune ad adempiere ai propri doveri", prosegue Sangiuliano. Il quale, sul sovraffollamento delle città d'arte, in alcuni periodi dell'anno, il ministro osserva: "E' un grande tema non solo italiano con implicazioni giuridiche, legate alla libertà di movimento dei cittadini e aspetti di tutela che ci impegnano a preservare il patrimonio. Ci stiamo adoperando - conclude - per spostare alcuni flussi verso località non meno belle della nostra Penisola ma poco note. In ogni caso, stiamo studiando soluzioni anche a livello europeo"