Ponticelli, strage del bar Sayonara 34 anni dopo: "Ci ha segnato per sempre"

Tante le iniziative in occasione dell'anniversario dell'eccidio di camorra

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Napoli.  

"Hanno provato a seppellirci ma non sapevano che eravamo semi". È la frase che dal muro di piazza Egizia san Domenico a Ponticelli ricorda la strage del bar Sayonara. 34 anni dopo il quartiere di napoli est ricorda ancora le vittime innocenti con una manifestazione in memoria di quel massacro che ancora oggi è impresso indelebile nei ricordi di centinaia di persone. 

La strage del Bar Sayonara:uno dei più atroci fatti di sangue che Napoli ricordi

La sera dell’11 novembre del 1989 otto uomini a bordo di tre auto, vestiti con tute da meccanico volto copeto da passamontagna, irruppero davanti al bar Sayonara di Ponticelli,  armati di fucili a canna mozza e sotto l’effetto di droga spararono all’impazzata dentro e fuori il bar. I sicari uccisero due uomini della banda rivale e quattro passanti. A terra rimasero i corpi di Gaetano De Cicco, Domenico Guarracino, Salvatore Benaglia e Gaetano di Nocera, vittime innocenti e totalmente estranee ai fatti di camorra. Tra i tanti feriti di quella tragica notte anche una bambina, curata in casa, di nascosto.

Oltre 200 furono i morti in quell’anno nella guerra fra clan nell'area napoletana. La banda del boss Ciro Sarno, ‘o piccirillo, e gli uomini di Andrea Andreotti, ‘o cappott, si facevano guerra per il controllo di droga, racket delle estorsioni, appalti e lotto clandestino. Ventiquattro anni dopo 11 persone sono state condannate all’ergastolo e sei sono diventate collaboratori di giustizia. Nel 2016, dopo 27 anni, è arrivata la sentenza della Corte di Cassazione per la Strage di Ponticelli: fine pena mai per il boss Ciro Sarno e per altri 10 uomini della sua banda.

ABITARE IL QUARTIERE CONTRO LA CAMORRA

L'’iniziativa, arrivata alla sua XIII edizione, dedicata alla memoria delle vittime innocenti, prevede laboratori didattici con gli studenti delle scuole della VI municipalità, diffusi in vari luoghi significativi del quartiere.

I laboratori del 10 novembre. Al Parco De Simone, laboratorio di lettura delle fiabe a cura della cooperativa Sepofà e il laboratorio di giochi a cura di Bimbi Spaziali. Presso la biblioteca Grazia Deledda saranno letti alcuni passaggi del libro “Cuori spenti. Storie di vittime innocenti” con Raffaele Sardo. Al contempo, l’associazione Noi@Europe gestirà un un laboratorio sull'attivismo civico e la cooperazione internazionale, TerradiConfine allestirà un info point sulle attività ed orari della biblioteca. L'atelier Re Mida Napoli allestirà un laboratorio di approccio ai materiali di scarto, utile alla sensibilizzazione al non spreco e quindi alla necessità di una corretta raccolta differenziata. A piazzetta Egizio Sandomenico laboratori artistici tra teatro e musica e street art con i Maestri di Strada, Trerrote, Song Art, TerradiConfine e TCK Movement. Sempre lì, alle 12, avrà luogo un momento condiviso in ricordo delle vittime dell'11 novembre 1989. L’iniziativa è organizzata dal presidio di Libera Ponticelli, Fondazione Pol.i.s., Coordinamento Campano familiari vittime innocenti della criminalità.

"La Strage del bar Sayonara ha segnato per sempre questo quartiere. In questi anni tanti luoghi rigenerati sono nati, partendo da lì ci riprendiamo ogni singolo metro di strada fino alla piazzetta che da luogo di morte diventa segno di speranza. Come ogni anno ci impegniamo a fare memoria e per farlo abiteremo il quartiere. Lo dobbiamo a Gaetano De Cicco, Salvatore Benaglia, Domenico Guarracino e Gaetano Di Nocera che persero la vita quel giorno", dichiarano gli organizzatori.