"Abbiamo definito la zona rossa a rischio bradisismo, saranno coinvolte 85 mila persone e 15 mila edifici. La zona riguarda parte di Pozzuoli, parte di Bacoli e parte della città metropolitana di Napoli". Lo ha detto il ministro della Protezione Civile e del Mare, Nello Musumeci, al termine dell'incontro con i sindaci dei sei comuni dei Campi flegrei.
"La commissione grandi rischi dichiara di mantenere l'allerta gialla - ha aggiunto -, di intensificare le esercitazioni sui luoghi interessati e sostiene che il sisma stia evolvendosi ma in questo momento l'allerta gialla è ampiamente confermata". Musumeci ha ricordato che "accanto alle scosse sismiche ogni giorno emergono migliaia di tonnellate di gas CO2, per questo serve un più attento monitoraggio da parte dell'Arpa, attualmente non c'e' sollevamento del terreno, non c'è terremoto. Oggi siamo contenti di apprendere che non c'è un fenomeno di sollevamento, stiamo lavorando con l'impegno di intensificare le esercitazioni di protezione civile, continueremo a vederci, a confrontarci. Stiamo relativamente tranquilli, continueremo a fare quello che è previsto".
Il perimetro della nuova area
«Dopo aver definito il perimetro il governo passerà alla fase esecutiva che è quella di accertare la vulnerabilità del costruito all'interno della zona rossa», ha sottolineato il ministro. Proprio nell’area rossa per rischio sismico verranno effettuati quanto poi rapidamente possibile i sopralluoghi tecnici e le verifiche sugli edifici privati e su quelli pubblici definiti strategici.
Aiuti a chi deciderà di andare via dalla zona rossa
«Trecentocinquanta euro al mese a famiglia per gli allontanamenti volontari dei cittadini dall’Area Flegrea in caso di passaggio al livello di allerta arancione». La cifra è anticipata ai cronisti dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi poco prima dell’incontro con il ministro. Secondo Manfredi gli aiuti «sarebbero provvisori, mentre un eventuale passaggio a zona rossa prevederebbe per lo Stato la necessità di fornire una abitazione agli sfollati coprendo le spese per intero».