Napoli, municipalità collinare: giornata dell'albero ma fossette vuote

Parco comunale Mascagna chiuso a tempo indeterminato

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L'appello

Napoli.  

 

Nella giornata nella quale in tutta Italia si celebra la festa nazionale dell'albero, Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, fa il punto sulla situazione drammatica del patrimonio arboreo pubblico nell'ambito della municipalità collinare, che comprende i territori del Vomero e dell'Arenella, dove risiedono circa 120mila napoletani, dando ancora una volta voce alle tante proteste che, da tempo, si sollevano da parte degli abitanti della popolosa area collinare per chiedere, tra l'altro, che le tante fonti d'albero ancora vuote o con la presenza di alberi morti  vengano riempite con nuove essenze arboree, senza che però gli uffici comunali competenti a tutt'oggi abbiano provveduto a quanto richiesto, se non di recente con la piantumazione di una ventina di alberature nei tratti pedonalizzati di via Luca Giordano e di via Scarlatti, un intervento ritenuto del tutto insufficiente rispetto alle centinaia di fossette, presenti sul territorio municipale, che da anni attendono una nuova alberatura stradale.

"In molti casi - puntualizza Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari - nelle fonti sono ancora presenti le ceppaie  degli alberi abbattuti, che andrebbero rimosse per fare spazio immediatamente alle nuove alberature, come è accaduto in questi giorni alle due palme incendiate in via Pacio Bertini, dinanzi al parco comunale Mascagna, l'unico polmone di verde pubblico per le migliaia di residenti della zona a cavallo tra i due quartieri della municipalità collinare.

Parco chiuso a tempo indeterminato dall'8 settembre scorso, quindi da un mese e mezzo senza che sia stato reso noto se e quando inizieranno i necessari lavori di riqualificazione, anche per la messa in sicurezza. Di certo, a questo punto, per la sua riapertura se ne parla, se tutto va bene, nella primavera dell'anno prossimo.

"Purtroppo il Vomero oggi è uno dei quartieri meno verdi d'Europa con appena mezzo metro quadrato di verde a disposizione per ogni abitante - continua Capodanno - e, se non avessimo la fortuna di avere sul territorio il parco della Floridiana, che si è salvato dalla speculazione edilizia la quale ha distrutto gran parte del verde presente in quello che un tempo era conosciuto come "quartiere dei broccoli", la situazione sarebbe ancora peggiore.

L'opera di cementificazione, avvenuta a partire dagli anni '60 e che purtroppo è continuata anche negli anni successivi, ha infatti eliminato le tante aree verdi presenti, sostituendole con palazzoni di sette piani e oltre ".

"Si aggiunga - sottolinea Capodanno - che molte delle alberature stradali, costituite per lo più da filari di platani, che caratterizzavano il quartiere collinare sin dalla nascita del "rione Vomero", continuano ad essere afflitte da tempo da numerose patologie mai curate, a partire dal cosiddetto cancro colorato, che ne ha comportato la decimazione, senza che, in molti casi, si sia provveduto alla loro sostituzione. Inoltre ogni anno i platani residui devono subire l'attacco della Corythucha ciliata, un tingide più conosciuto come cimice del platano".

"Con l'occasione - conclude Capodanno - si sollecitano l'assessorato al verde e gli uffici comunali preposti affinché,  oltre agli interventi di potatura, da effettuare in questo periodo stagionale, dal momento che in diverse strade, come in via Scarlatti e via Luca Giordano,  le alberature arrivano alle abitazioni dei piani alti degli edifici, sia prevista anche l'immediata messa a dimora di nuove essenze arboree lungo tutte le strade e le piazze del quartiere che ne sono ancora prive, previa rimozione, laddove ancora presenti, di ceppaie e alberature morte ".