I sindacati Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel della Campania hanno proclamato lo sciopero dei lavoratori di Asia Napoli per domani, venerdì 15 settembre, nelle ultime quattro ore di prestazione di ogni turno lavorativo. "L'ennesima morte di un lavoratore - scrivono i sindacati - ripropone con tragica evidenza la drammaticità dei temi legati alla sicurezza del lavoro nel comparto dell'igiene ambientale. Giuseppe Cristiano, uomo e lavoratore, questa sera non tornerà a casa perché non si è fatto abbastanza per prevenire l'ennesima tragedia". Le organizzazioni sindacali ritengono "non più rinviabile una mobilitazione che sostenga la generale revisione delle procedure di prevenzione del rischio in Asia Napoli, per determinare condizioni che garantiscano standard di sicurezza anche superiori a quelli ordinariamente previsti dalle norme in vigore. Se il rispetto delle norme non impedisce la morte dei lavoratori - concludono i sindacati regionali - occorre andare oltre il burocratico rispetto delle leggi".
Cnal: operatore ecologico è fortemente usurante
Siamo profondamente addolorati ma anche indignati per il drammatico incidente avvenuto stamani nel deposito Asia in via Galileo Ferraris, nel quale ha perso la vita il nostro collega ed amico Giuseppe Cristiano, l'ennesimo morto sul lavoro che si sarebbe potuto salvare". È quanto affermano, in una nota il Segretario Generale di Cnal, Antonio Ronghi, e il Responsabile di Cnal Igiene Ambientale, Orlano Cioffi. "La nostra indignazione nasce dal fatto che, di fronte alla strage quotidiana di lavoratori, si continua a parlare di sicurezza ma non si mettono in campo i principali strumenti per prevenire gli incidenti sul lavoro e si continuano a firmare contratti collettivi di lavoro che sono penalizzanti per i lavoratori e li sfruttano selvaggiamente", sottolinea Cioffi, che aggiunge: "il collega Cristiano aveva 66 anni e, a quell'età, non si dovrebbe consentire ad alcuno di fare un lavoro usurante come quello dell'operatore ecologico. Ad oggi - continua Cioffi - nessun Governo ha affrontato il tema dell'ampliamento della categoria dei lavori usuranti includendo il lavoro dell'operatore ecologico ai fini del pensionamento anticipato. Questo lavoro è fortemente usurante e lo è diventato ancora di più con il crescere della raccolta differenziata esponendo i lavoratori ad ogni tipo di rischio. Sollecitiamo, dunque, il Governo ed, in particolare, il Sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, molto attento a queste problematiche, a farsi carico di questa priorità". "Inoltre siamo indignati anche per la pratica diffusa dei sindacati confederali di firmare contratti di lavoro penalizzanti per i lavoratori, come nel caso del contratto per questa categoria, che ha visto l'aumento delle ore di lavoro a 38 ore settimanali a fronte di un povero stipendio rimasto sempre uguale", sottolinea Ronghi per il quale "la salvaguardia della incolumità e della vita dei lavoratori si fonda anche su contratti di lavoro che siano rispettosi dei lavoratori e che non li sfruttino fino all'esaurimento delle loro risorse psico-fisiche, esaurimento che agevola gli incidenti sul lavoro"
Morti bianche, Cgil Campania: ora basta, punire i responsabili
"Due morti in 24 ore, quattro in una settimana. Ormai non ci sono altre parole da usare: siamo di fronte ad una vera e propria strage quotidiana. Napoli e la Campania continuano a pagare un prezzo altissimo, tra i territori in Italia dove si muore di più sui luoghi di lavoro. Ora basta: è il momento di porre un argine concreto mettendo in campo ogni strumento possibile e necessario, dalla prevenzione alla formazione fino alla certezza della pena per chi è responsabile di queste morti". E' quanto afferma il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci. "Appena ieri - ha ricordato Ricci - Cgil, Cisl e Uil hanno scritto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ringraziandolo per la sensibilità mostrata negli ultimi tempi sul tema della salute e della sicurezza sul lavoro e chiedendo un'attenzione straordinaria a tutte le Istituzioni nella battaglia per isolare quelle imprese e quei datori di lavoro che non garantiscono il rispetto delle norme. Gli intenti e le parole - ha concluso - non bastano più: servono azioni concrete e immediate partendo dal rispetto della Costituzione"