L'aeroporto di Napoli diventa un museo archeologico: è il primo in Italia

In esposizione all’Aeroporto di Capodichino reperti archeologici del Museo Orientale Scerrato

l aeroporto di napoli diventa un museo archeologico e il primo in italia

Inaugurato nello scalo aeroportuale partenopeo l'itinerario che immerge i turisti nelle suggestioni dell'archeologia

Napoli.  

Un itinerario archeologico per compiere un viaggio nel tempo prima di imbarcarsi e colare con la fantasia ancor prima di prendere l'aereo. Accade all'aeroporto internazionale di Capodivhino dove è stato inaugurato oggi alle ore 12:00, alla presenza del Rettore Roberto Tottoli e dell’Amministratore Delegato di GESAC, Roberto Barbieri, lo spazio espositivo in sala imbarchi che ospita alcuni reperti archeologici dell’Università degli studi di Napoli L’Orientale, provenienti dal Museo “Umberto Scerrato”.

Accanto all’area espositiva, è presente un totem multimediale con brevi filmati a circuito continuo che illustrano le sedi de L’Orientale e le collezioni museali.  I passeggeri in partenza potranno ammirare alcuni dei reperti più significativi del Museo dedicato all’archeologo Umberto Scerrato (1928-2004) che comprende un’ampia sezione islamica, cinese, dell’Africa orientale, Vicino Oriente e India.

Tra le altre cose si potranno ammirare le ricostruzioni tridimensionali di una giara e una bottiglia in ceramica della fine del III millennio a.C., scoperte dalla Missione Archeologica Italiana in una tomba a Mahal Teglinos (Kassala, Sudan orientale); la coppa in ceramica invetriata islamica proveniente dal Khurasan (Iran, X secolo); una brocca islamica in bronzo con decorazione ageminata (Khurasan, XII sec.); brocca in porcellana (Cina XVIII secolo);
coppa in porcellana cinese bianca e blu del XVII secolo.

"I saperi e le ricchezze de L’Orientale si aprono sempre di più alla città e a chi viene a visitarla -dice il Rettore de L’Orientale Roberto Tottoli - Con la Gesac non è l’unico progetto che condividiamo perché ne abbiamo altri in programma, che porteremo avanti con orgoglio perché la Gesac è una delle eccellenze del nostro territorio. Chiunque ami viaggiare non può non amare le culture e le civiltà del mondo, che nel nostro Ateneo ci impegniamo a far conoscere ormai da quasi tre secoli". 

"L’aeroporto è un luogo inclusivo, un crocevia di culture e linguaggi e l’Orientale rappresenta da sempre, per la nostra città, una finestra sul mondo - Commenta Roberto Barbieri, Amministratore delegato di GESAC - Ci è sembrato naturale stringere un rapporto di collaborazione che, oltre a promuovere e valorizzare le collezioni museali e la conoscenza dell’Ateneo, prevede iniziative come conferenze, summer school e attività di ricerca che rafforzano il nostro legame con il territorio e migliorano l’esperienza di viaggio dei passeggeri ai quali “regaliamo” un frammento della più antica scuola di sinologia ed orientalistica d’Europa".