«Sulla riforma leghista dell’autonomia differenziata è stato affisso il manifesto funebre: con l’addio di quattro esponenti di primo piano del Comitato per l’individuazione dei Lep, che sarebbe dovuto servire a “tranquillizzare” il fronte del Sud contrario alla riforma, mi auguro che si metta quanto prima la parola “fine” al Ddl Calderoli, vergognoso progetto con l’intento principale di rompere l’unità nazionale, incrementare i divari tra Nord e Sud e condannare i cittadini del Mezzogiorno a essere cittadini di serie B per sempre - dichiara Valeria Ciarambino, consigliere del Gruppo Misto e Vicepresidente del Consiglio regionale - L’addio dei 4 saggi è solo l’ultima dimostrazione di quanto sia scellerata e impraticabile “l’idea” leghista di spaccare l’Italia e creare un Paese a due velocità, senza garantire uguali diritti sul territorio nazionale.
Una proposta che ha inanellato sinora solo autorevoli bocciature, dall’Ue, al Servizio Bilancio del Senato, a Bankitalia, alla Corte dei Conti. Ora più che mai, dopo l’ennesima picconata a questo pericoloso disegno, occorre unire le forze e spingere perchè il Governo lo cestini definitivamente. Società civile, sindacati, imprese, partiti politici e cittadini comuni, hanno già detto “no” a questa secessione mascherata.
Se cominciano a vedersi le prime crepe nella maggioranza sul Ddl vuol dire che abbiamo ragione: questa riforma è una grandissima schifezza» conclude Ciarambino.