Dal prossimo 3 luglio torna di nuovo all'aeroporto di Capodichino la Zona a Traffico Controllato (ZTC). Come è già accaduto la scorsa estate il sistema di controllo per la sosta breve che consente di salutare velocemente i propri cari in partenza lasciandoli con i bagagli davanti all'ingresso dell'aeroporto, anche quest'anno l'Enac ha emanato l'ordinanza per impedire che si creino code chilometriche di auto fino al bivio dell'autostrada.
L'area che dà accesso allo scalo partenopeo dopo la rotatoria di viale Fulco Ruffo di Calabria e Viale Maddalena è protetta dalle telecamere che rilevano elettronicamente le targhe e il tempo impiegato per entrare e uscire dalla viabilità interna all’aeroporto.
Le auto potranno entrare e sostare al massimo per 15 minuti per consentire la salita e la discesa dei passeggeri diretti alle aree arrivi e partenze. Chi si attarda rischia la multa da 87 euro fino a 344 euro, come prevede il Codice della Strada.
Con l'attivazione del dispositivo si spera di ridurre i disagi che si sono registrati lo scorso anno per tutta l'estate, con blocco del traffico e viaggiatori costretti a correre con le valigie a piedi verso l'aeroporto per non perdere il volo.
Ma Confsercenti non è ottimista: spazi insufficienti
“ Accogliamo con soddisfazione il ripristino del sistema sanzionatorio della Zona a Traffico Controllato istituita all’interno dell’aeroporto. Anche se riteniamo non servirà a risolvere il problema del traffico – dice Gennaro Lametta, coordinatore regionale Assoturismo/Confesercenti- L’area ormai non riesce più ad assorbire i flussi veicolari. Ogni giorno, ormai a tutte le ore, entrare o uscire dall’aeroporto di Napoli è diventato un incubo. Il traffico si estende anche in Tangenziale, in prossimità delle uscite per l’aeroporto. Gli spazi sono ormai insufficienti per un aeroporto di tale importanza e la situazione peggiorerà ancora di più in autunno, atteso che ci è giunta voce che i circa 900 posti del multipiano saranno destinati ai Rent Car. Auspichiamo in un ripensamento da parte degli organi competenti. Intanto si spera che questa riattivazione delle sanzioni scoraggi l’uso delle vetture private a beneficio dei mezzi pubblici”.