Il caldo comincia a farsi sentire, ma a Napoli usufruire delle spiagge libere continua ad essere una lotteria per pochi fortunati. Sul mare negato, è riscoppiata la guerra. Il caso è giunto anche in consiglio comunale sotto forma di diverse interrogazioni da parte di consiglieri di maggioranza e opposizione.
Nel mirino la gestione della spiaggia della Gaiola a Posillipo, affidata all’omonima onlus Centro Studi Interdisciplinari. A Cala San Basilio si ripete il copione visto altrove: l’arenile è libero, ma a numero chiuso. E si accede su prenotazione al gestore: sui 459 mq possono entrare 200 persone la mattina, altrettante il pomeriggio.
I diritti dei bagnanti sono tutelati ma talvolta anche limitati non solo dalla legge ma dalle ordinanze di Comuni e Regioni, che hanno voce in capitolo. Questi enti possono decidere, infatti, fino a che punto una spiaggia è libera e dove possono essere collocati i cancelletti oltre i quali tocca pagare. Tentano, insomma, di stabilire un equilibrio tra gli interessi dei gestori degli impianti ed il cittadino che vuole usufruire di un luogo che è di tutti.
Ora dono diversi i comitati che stanno protestando con una serie di inziative. Secondo i manifestanti oltre all’articolo 11 della legge n. 217 del 2011 che prevede “il diritto libero e gratuito di accesso e di fruizione della battigia, anche ai fini di balneazione“, la legge n. 296 del 2006 stabilisce “l’obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine di balneazione“. Per battigia si intende la striscia di sabbia su cui l’onda va a infrangersi. Insomma l’accesso al mare è libero e per fare un bagno non si deve pagare nulla e non si deve chiedere il permesso a nessuno.
Per questo domenica 25 giugno ci sarà una nuova manifestazione. La chiamano "arrembaggio comunicazionale" perché si svolgerà in canoa arrivando dal mare sulle spiagge libere. Appuntamento ore 10 sui lidi di Posillipo e della Gaiola.