Camorra: Caramiello: "Perchè il comune di Portici non vuole incontrare Libera?"

La preoccupazione di Alessandro Caramiello, deputato campano del Movimento 5 Stelle

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"Siamo seriamente allarmati, non riusciamo a comprendere perche' l'amministrazione comunale non risponde a chi combatte ogni giorno in prima linea contro la mafia e in favore dei piu' deboli"

Portici.  

"Un comunicato stampa pubblicato da Libera contro le mafie di Portici ribadisce che, pur sollecitata più volte, l'amministrazione comunale rifiuta di incontrare l'associazione per iniziative comuni.

Un atteggiamento che suscita non poche preoccupazioni da parte della stessa associazione, che nella dependance di villa Fernandes - bene confiscato alla camorra - si occupa proprio di mettere in campo azioni di contrasto alla malavita organizzata.

Siamo seriamente allarmati, non riusciamo a comprendere perche' l'amministrazione comunale non risponde a chi combatte ogni giorno in prima linea contro la mafia e in favore dei piu' deboli".

Lo ha scritto in una nota Alessandro Caramiello, deputato campano del Movimento 5 Stelle. "Leggere di un muro - ha aggiunto Caramiello - da parte dell'amministrazione comunale nei confronti di un'associazione che da anni si occupa di contrasto alla camorra, alla poverta', alla dispersione scolastica e di fornire assistenza ai minori a rischio ci lascia non poco perplessi. Non riusciamo a comprendere i motivi per cui un'amministrazione comunale non dovrebbe condividere azioni e attivita' con il collegamento contro le camorre, che e' un vero e proprio faro nella lotta alla criminalita' a Portici".

"Da anni mi confronto con Libera e con il suo stimato Presidente, il professor Leandro Limoccia. Seguo con interesse tutte le iniziative dell'associazione e so bene che contributo garantisce alla citta' da diversi anni e quale valore aggiunto abbia fornito alla comunita' durante la pandemia. Rimango basito di fronte alla gravita' di quanto sta accadendo: perche' il comune rifiuta di incontrare chi si batte contro la camorra?

Nei prossimi giorni incontrero' Limoccia e cerchero' di capire i motivi per cui l'amministrazione comunale starebbe evitando un dialogo con l'associazione. Voglio ricordare che la sede di Libera e lo stesso presidente dell'associazione, sono stati piu' volte vittime di raid e atti intimidatori e non e' immaginabile che vengano isolati proprio dalle istituzioni", ha concluso Caramiello.