Dopo il successo in casa della Juventus di ieri si stanno valutando le diverse soluzioni per l'eventuale festa scudetto del Napoli. Due le ipotesi al vaglio al momento dell'amministrazione comunale. Il tema è anche al centro di un dialogo tra il Napoli e il Comune di Napoli, con riunioni che dovrebbero esserci nei prossimi giorni per decidere la strada da percorrere.
La prima ipotesi guarda la richiesta di posticipo dell’incontro calcistico Napoli – Salernitana, alla giornata di domenica 30 aprile alle ore 12:30. A firmare la richiesta il presidente della Commissione Infrastrutture Nino Simeone.
"Al fine di tutelare l’ordine pubblico e la sicurezza e di prevenire eventuali episodi incresciosi dovuti al caos che si potrebbe generare durante la due giorni prevista per gli incontri di calcio della 32sima giornata di Serie A, si chiede di valutare l’opportunità di discutere al tavolo sulla sicurezza, con la partecipazione anche della FIGC, per considerare il posticipo della gara di campionato Napoli vs Salernitana, in programma sabato 29 aprile 2023 alle ore 15:00 presso lo Stadio Diego Armando Maradona, alla giornata di domenica 30 aprile 2023 alle ore 12:30, in concomitanza con l’incontro di calcio Inter – Lazio". Scrive il consigliere Simeone che "a tal fine, chiede altresì di prevedere il prolungamento dell’orario di servizio della Linea 1 della Metropolitana, così da consentire alle centinaia di migliaia di tifosi attesi di spostarsi agevolmente con i mezzi pubblici in città, evitando, in tal modo, il congestionamento del traffico stradale".
La seconda ipotesi porta la firma di Luigi Musto, consigliere comunale a Napoli e presidente della commissione Lavoro e Politiche Giovanili, che ha chiesto di aprire il Maradona anche il 30 aprile, in caso della vittoria il giorno prima del Napoli sulla Salernitana: «Sarebbe un bellissimo gesto verso la tifoseria aprire lo stadio Maradona domenica 30 aprile e permettere di vivere la partita del Meazza tra Inter e Lazio, che potrebbe consegnarcì indirettamente lo scudetto, tutti insieme. Una prima giornata di festa magari con la presenza dei calciatori che potrebbero gioire con il popolo napoletano fin da subito» spiega Musto.