"Mi dispiace perché ho perso mio nipote e mi dispiace anche per il ragazzo che l'ha ucciso. Ma la giustizia deve fare il suo corso ed è giusto che paghi per quello che ha fatto". Così lo zio di Francesco Pio Maimone ha raccontato ai giornalisti il perché del presidio davanti al tribunale di Napoli.
Familiari e amici del giovane ucciso per sbaglio nella zona degli chalet di Mergellina lo scorso 19 marzo si sono ritrovati all'ingresso del palazzo di giustizia per manifestare pacificamente. In occasione dell'udienza a carico del presunto assassino, Francesco Pio Valda, si sono dati appuntamento per chiedere ai magistrati di punire i colpevoli.
"Non vogliamo vendetta ma giustizia", hanno scandito i partecipanti. Tra loro, insieme agli amici, anche la mamma della giovane vittima originaria di Pianura. Con loro anche il consigliere comunale Alessandra Clemente.
"So cosa significa essere vittima innocente - ha detto l'ex assessore di Palazzo San Giacomo -. A Napoli abbiamo una guerra civile a bassa intensità con 150 clan. Ammiro questa famiglia che ha scelto la strada del lavoro onesto e non delle armi. Fare giustizia è un dovere morale nei loro confronti".