"Domani pomeriggio manifesteremo concretamente la nostra solidarietà stando accanto a Giovanni, il commerciante di Arzano preso di mira dai camorristi della 167 di Arzano. Ci mobilitiamo e accendiamo un riflettore perchè sappiamo bene che i camorristi sono abituati agli arresti e agli omicidi e sanno bene come riorganizzarsi per continuare a imporre la loro volontà con la forza della violenza e non bisogna assolutamente pensare che qualche arresto basti a fermarli”.
Lo hanno detto i componenti del Comitato di liberazione dalla camorra dell’Area Nord di Napoli che, domani, martedì 11 aprile, alle 17, saranno in piazza Sant’Agrippino ad Arzano dove i clan della 167 hanno avviato una piazza di spaccio, minacciando chi, secondo loro, potrebbe ostacolarli, compresa la mamma dell’imprenditore che, qualche giorno, fa, con le sue denunce, ha permesso l’arresto di quattro esponenti del clan che gli avevano chiesto 2.000 euro per poter tenere aperto il bar.
“Giovanni ha denunciato i camorristi, ma per un imprenditore che denuncia, tanti altri, in questi giorni, stanno pagando il pizzo imposto dai clan nell’area metropolitana di Napoli ed è necessario mettere in campo tutte le iniziative possibili per far sì che siano sempre di più coloro che denunciano gli estorsori” hanno aggiunto i rappresentanti del Comitato di liberazione dalla camorra dell’area a nord di Napoli che si riuniranno per preparare le prossime iniziative proprio nel locale preso di mira dai camorristi, il Bar Bellagio in via Atellana, di fronte al Mercatone.