Penisola Sorrentina, emergenza-casa: appello ai sindaci di Atex e Confcommercio

La richiesta ai primi cittadini di aderire all'istanza al Governo dei sindaci di 11 grandi città

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Si svuotano i centri storici dove sono sorte come funghi residenze per l'ospitalità di tutti i tipi e qualità, proliferano ristoranti e bar e per i residenti non c'è più spazio

Sorrento.  

Il sold-out pasquale in Penisola Sorrentina è il preludio a una straordinaria stagione turistica 2023 e su questo concordano tutti gli operatori del settore che dichiarano il "pienone" fino all'autunno. A esplodere è stata anche l'offerta dell'extralberghiero affermatosi ormai in tutta la Costiera come una realtà imprenditoriale con un'offerta variegata e qualificata. Proprio dal settore dell'extralberghiero si solleva un appello ai sindaci dei Comuni peninsulari con Atex Campania e Confcommercio che chiedono ai primi cittadini di aderire alla richiesta avanzata da 11 comuni italiani al Governo per affrontare il problema della mancanza di case.

Si svuotano i centri storici divenuti realtà imprenditoriali dell'ospitalità

Ormai il fenomeno della trasformazione degli immobili in strutture ricettive ha letteralmente impoverito il mercato delle locazioni con una generale indisponibilità di case per i residenti e in particolare per i giovani costretti loro malgrado a guardare fuori dalla Penisola Sorrentina per fittare o acquistare un immobile.
Il campanello d'allarme suonato da Atex e Confcommercio oltre a evidenziare la criticità della situazione per i residenti denuncia l'altro volto del problema: lo svuotamento dei centri storici divenuti di fatto strutture ricettive turistiche a tutti gli effetti. Insieme all'exploit di nuove aperture di ristoranti, bar e location gastronomiche di ogni tipo la città ha subito una trasformazione del proprio tessuto socio-economico generando un'imprenditorialità turistica diffusa con migliaia di operatori part-time e società che gestiscono interi condomini trasformati in B&B, Case Vacanza e realtà affini.

A che cosa fanno appello Atex e Confcommercio? Il riferimento e all'iniziativa assunta dagli Assessori alla Casa delle città di Firenze, Bergamo, Bologna, Lodi, Milano, Napoli, Padova, Parma, Roma, Torino, Verona, riunite a Bologna insieme all’Anci Nazionale, che hanno discusso delle priorità in tema di politiche per la casa ed emergenza abitativa, per sollecitare il Governo nazionale a occuparsi del problema e trovare una soluzione.
Gli ultimi dati Istat confermano il pesante e costante calo demografico che si sta registrando in termini di nascite su base annuale - meno di 400mila nuovi nati nel 2022 - con la progressiva riduzione delle popolazione residente e lo svuotamento dei centri storici svuotati di residenti mentre proliferano le attività legate all'ospitalità e alla ristorazione.

La richiesta al Governo in cinque punti

Evidenziano Atex e Confcommercio: "Negli ultimi venti anni un progressivo processo di regionalizzazione delle politiche sulla casa, in parte conseguenza di alcuni dispositivi legislativi  ha determinato una frammentazione delle politiche per la casa. Un processo di regionalizzazione e disimpegno dello Stato che è avvenuto mentre rilevanti criticità ed emergenze legate alla casa sono aumentate. Basti solo accennare ad alcuni fenomeni emergenti che accomunano molte di queste città di medie e grandi dimensioni. A cominciare dagli affitti brevi per uso turistico, che stanno progressivamente impattando sull'intero sistema abitativo".
L'auspicio è che anche i sindaci della Penisola Sorrentina si associno alla richiesta al Governo di varare "azioni concrete alla scala nazionale, cioè a quella dimensione funzionale a garantire identici diritti e al contempo a riconoscere diversità territoriali: sia iniziative legislative sia politiche finanziarie".

Sono cinque i punti su cui concordano amministratori locali e da oggi anche queste realtà associativie:
1) Una legge quadro sull’Edilizia Residenziale Pubblica, che restituisca uniformità territoriale nei diritti di accesso e permanenza all’edilizia pubblica e riconosca il diritto alla casa tra i Livelli Essenziali di Assistenza. Una Legge abbinata al rifinanziamento del programma di interventi per il recupero e la razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp) dei Comuni.
2) L’assegnazione gratuita ai Comuni degli immobili (aree ed edifici) di enti statali o parastatali inutilizzati, da destinare alla realizzazione di politiche per l’abitare, di contrasto all’emergenza abitativa e alla realizzazione di interventi per l’edilizia studentesca, con la previsione di un Fondo per l’adeguamento e la messa in sicurezza degli immobili così assegnati.
3) Il rifinanziamento del Fondo Nazionale Locazione e del Fondo Nazionale Morosi Incolpevoli, quali strumenti continuativi di supporto agli affitti.
4) Una legge nazionale di regolamentazione delle piattaforme turistiche, per governare gli impatti negativi generati sul sistema abitativo dal mercato degli affitti brevi turistici.
5) Una misura nazionale che riconosca strutturalmente l’Emergenza abitativa e l'homelessness come fragilità cui dedicare interventi e risorse.
Ora si tratta di verificare se i primi cittadini dei sei comuni peninsulari intendono aderire all'istanza e associarsi ai colleghi delle grandi città che hanno chiesto al governo di adottare alcuni urgenti provvedimenti.