Autonomia differenziata, Ciarambino: serve l’unione di tutte le forze politiche

"I meridionali devono sapere a cosa vanno incontro"

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Un provvedimento che “straccia” il patto di solidarietà della nostra Costituzione e che accrescerà ulteriormente le disuguaglianze.,,

Napoli.  

«Se ancora oggi stiamo a parlare dello sciagurato ddl Calderoli sull’autonomia differenziata è perché il pericolo imminente di una sua attuazione è sempre più reale, nonostante ci siano partiti politici che gettano acqua sul fuoco: si rischia seriamente di arrivare ad un punto di non ritorno, sotto tutti i punti di vista - afferma Valeria Ciarambino, Vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e componente del Gruppo Misto -  In Conferenza Stato-Regioni solo Campania, Puglia, Emilia Romagna e Toscana hanno votato “no” a un disegno di legge contro il Sud e contro la Costituzione, ribadendo che prima di tutto occorre garantire diritti universali ed essenziali in modo uniforme a tutti i cittadini italiani. In un recente rapporto di Bankitalia viene sottolineato come “le analisi dei divari tra il Mezzogiorno e il Centro-Nord del Paese che si sono susseguite nel tempo hanno sistematicamente documentato da un lato la debolezza del sistema produttivo meridionale, dall’altro le carenze delle infrastrutture e dei servizi pubblici che,
insieme alla presenza dei fenomeni criminali, contribuiscono a ostacolare lo sviluppo economico del territorio”.

Ciò implica, inevitabilmente, che lo scellerato ddl leghista avrà delle ricadute sul tessuto sociale e imprenditoriale della Campania e farà aumentare ancor di più il divario con il Centro-Nord - prosegue la Ciarambino - I cittadini campani, ma non solo loro, sottovalutano gli aspetti drammatici che questa azione-killer del Governo nazionale comporta e si accorgeranno delle conseguenze solo dopo l’approvazione, con le regioni ricche del Nord che potranno trattenere fino a nove decimi del proprio gettito fiscale per spenderlo nei propri territori.

Un provvedimento che “straccia” il patto di solidarietà della nostra Costituzione e che accrescerà ulteriormente le disuguaglianze.

In questo modo si spacca il Paese inesorabilmente e si distrugge l’unità nazionale, non è possibile che i rappresentanti del popolo, eletti in tutte le assise, restino nel silenzio più assordante lasciando che accada l’inevitabile. Il mio appello accorato è rivolto a tutti i rappresentanti che hanno a cuore le sorti del Sud e dell’Italia intera, al di là degli schieramenti politici, perchè si uniscano intorno a un nobile scopo qual è preservare l’unità nazionale.

E - conclude Valeria Ciarambino - se il Nord pensa di esultare con l’autonomia differenziata, dimentica che il Sud è un mercato essenziale per il resto del Paese. Inoltre, una singola Regione non ha alcuna possibilità di affrontare una competizione globale in qualsiasi settore, l’Italia unita sì».