"Ringrazio le forze dell'ordine a Napoli che ieri hanno lavorato tutto il giorno e alla fine sono riusciti fino a tarda notte a evitare il momento di contatto tra le due tifoserie di Francoforte e Napoli". Il prefetto Claudio Palomba, che ha presenziato alla conferenza stampa dopo il comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza convocato d'urgenza dopo gli scontri, ha difeso il piano per la sicurezza.
Palomba: "Evitate conseguenze peggiori"
Alla domanda sul perché sia stato consentito ai tifosi venuti dalla Germania senza biglietto di sfilare per le strade di Napoli, il prefetto ha risposto così: "Il corteo di ieri dei tedeschinon è stato fermato dalla polizia. Alla fine ieri non è accaduto niente, era un corteo di persone non armate, se avessimo fermato il corteo e fossero andati in giro gruppi di 30-50 persone sarebbe stato più difficile controllarli. I contusi sono solo tra le forze dell'ordine", ha ricordato Palomba.
La richiesta di provvedimenti internazionali
"Nessuno sta minimizzando quanto accaduto ieri, ma sono stati circoscritti nel numero. Il problema è di carattere generale perché non si puo' vietare a normali cittadini di entrare in città. Sarà necessario pensare ad altre misure, a livello nazionale e internazionale, da prendere in questi casi".
Manfredi: basta coi teppisti che devastano le città
"In Europa dove c'è la libera circolazione ci sono dei teppisti, che si autodefiniscono tifosi di una squadra, che vanno girando in Europa mettendosi d'accordo tra loro. C'è stata una strategia militare, non sono educande che girano con il panierino a fare la gita. Sono come i black bloc che giravano per l'Europa. Quando si è impedito ai black bloc di girare si è sospeso l'accordo di Schengen, non c'è stato un questore che ha detto 'non venite'", ha spiegato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
"Chi viene segnalato dalle società per cose che riguardano il calcio non deve muoversi perché dove vanno fanno danni. Mettiamo questo tema sul tavolo dei Governi europei, non possiamo risolverlo a Napoli perché qui in città siamo stati solo vittime di questo. Lo evidenzio perché altrimenti parte il solito racconto dei violenti napoletani. Ieri c'è stato uno stadio che ha fatto onore al calcio e all'Italia, grazie al lavoro delle forze dell'ordine, al grande lavoro del club, al piccolo lavoro nostro. Non possiamo essere infangati da teppisti che vanno in giro per l'Europa, altrimenti dei casi Napoli ci saranno sempre", il monito dell'inquilino di Palazzo San Giacomo.
Il questore Giuliano: impedito il contatto tra le tifoserie
"Ci sono stati diversi tentativi di avvicinamento all'albergo che ospitava i tedeschi da parte di centinaia di persone di Napoli travisate e armate con aste di bandiera. E' stato sventato da 100-130 uomini a fronte di centinaia di persone che puntavano a raggiungere l'albergo e sono state affrontate con idranti e lacrimogeni". Questa la ricostruzione del questore di Napoli, Alessandro Giuliano, in merito alle tensioni pre e post gara.
"In questi due giorni ci sono stati momenti di criticità sin dall'arrivo alla stazione di Napoli dei tifosi tedeschi, con il loro trasferimento poi all'albergo su cui avevano prenotato pacchetti turistici. Abbiamo lavorato bene. Gli unici contusi sono uomini delle forze dell'ordine, tra cui un dirigente della Polizia e un ufficiale dei Carabinieri. Questo è accaduto perché la nostra intenzione era tenere separate le tifoserie e questo risultato è stato conseguito anche in momenti di maggiore criticità. Abbiamo poi fatto arresti sia in flagranza che in flagranza differita su diversi reati. Ricordo anche che nel trasferimento dei tifosi tedeschi all'albergo ci sono stati atti ostili con lanci di oggetti contro i bus. Abbiamo lavorato anche nello stop dei tedeschi in Piazza del Gesù controllata da 140 uomini delle forze dell'ordine e che hanno provveduto alla chiusura completa della piazza. Così è stato possibile evitare il contatto anche nelle ore successive alla partita. In totale sono stati mille gli operatori delle forze ordine", il bilancio di Giuliano.