Nessuna novità per quanto riguarda la mora nel pagamento della Tari a Napoli. Centinaia di contribuenti stanno ancora ricevendo i bollettini per i pagamenti anche se la scadenza riportata è del 16 dicembre.
Il Comune, che aveva cominciato a spedire i bollettini per il pagamento meno di una settimana prima della scadenza, a fronte del problema aveva, nei giorni scorsi, rassicurato i napoletani dicendo che per brevi ritardi non sarebbe stata applicata la mora. Il problema, ha evidenziato il presidente della Commissione Infrastrutture e Mobilità del Comune, Nino Simeone, è «che non era stato specificato a quanto equivalesse temporalmente quel “breve”. Una settimana, due? un mese?».
Così ieri, il consigliere Simeone ha presentato una formale richiesta di esenzione dal pagamento di mora e sanzioni per ritardata consegna avvisi di pagamento Tari che valga per tutti i “brevi” periodi del disservizio.
«Solo in queste ore migliaia di cittadini napoletani si sono visti recapitare gli avvisi di pagamento del saldo relativo all’anno 2022 della Tari, la tassa per i servizi di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, la cui scadenza era prevista per dicembre; si tratta dunque di bollette consegnate già scadute. Vero è che, come silegge sul sito istituzionale del Comune, il contribuente, anche se non riceve il relativo avviso, è tenuto al pagamento dell’imposta sui rifiuti, dopo l’autoliquidazione dell’importo dovuto mediante la piattaforma telematica messa a disposizione dall’Ente - ha precisato Simeone - Tuttavia, bisogna considerare che non tutti i cittadini hanno dimestichezza con gli strumenti informatici e, pertanto, molti non sono in grado di provvedere in autonomia all’autoliquidazione dell’imposta da pagare». Allora cosa fare? Per Simeone non ci sono dubbi: «Alla luce di quanto esposto ho chiesto di rassicurare i contribuenti mediante l’immediata adozione di un provvedimento formale che stabilisca in modo chiaro che non sono dovuti né interessi di mora né sanzioni per coloro che hanno pagato o che comunque pagheranno la Tari, per forza dicose, oltre il termine originariamente previsto, prevedendo un congruo margine di tolleranza che tenga conto del grave ritardo con cui i cittadini hanno rcevuto gli avvisi di pagamento. Tale provvedimento si rende doveroso, affinché l’increscioso disservizio nella notifica postale degli avvisi di pagamento da parte del Comune non penalizzi ingiustamente i contribuenti» ha concluso il consigliere Simeone.