Napoli, Capodanno: intitolate la biblioteca nazionale a Guerriera Guerrieri

Appello al ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano

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Dibattito acceso sul caso biblioteca

Napoli.  

Il dibattito che si sta che si sta sviluppando sulla nuova intitolazione della biblioteca Nazionale di Napoli, attualmente intitolata a Vittorio Emanuele III, e che alcuni propongono d'intitolare a Benedetto Croce, non tiene conto del dato che a Napoli già esiste una biblioteca intitolata al filosofo abruzzese.

Si tratta di una biblioteca comunale storica, ubicata nel quartiere Vomero, che fino a pochi anni addietro era ospitata nel polifunzionale di via Morghen, poi inopinatamente trasferita nei locali interrati sottostanti il plesso scolastico della scuola Vanvitelli, in via Francesco De Mura ". A intervenire sulla questione è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione vomero, che alla fine degli anni 80 si batte, con successo, per trasferire l'antica biblioteca del quartiere nei locali più idonei, posta al piano terra della palazzina comunale di via Morghen.

"Vero è che questa biblioteca allo stato è chiusa - sottolinea Capodanno - ma con il comitato da me presieduto ci stiamo battendo perché venga a breve ricollocata nella sua vecchia sede, dal momento che la fondazione che aveva preso il suo posto dovrà lasciare i locali a giorni.

Non mi risulta - puntualizza al riguardo Capodanno - che le attuali normative, che fanno capo alla legge 23 giugno1927 n. 1188, consentano d'intitolare, nella stessa città, più di un luogo pubblico o aperto al pubblico allo stesso personaggio, per le stesse ragioni per le quali non è neppure possibile intitolare due strade cittadine alla stessa persona. Si rischierebbe tra l'altro una grande confusione.

Ritengo - propone Capodanno- che molto più opportunamente la biblioteca Nazionale di Napoli vada intitolata alla bibliotecaria Guerriera Guerrieri, così come tra l'altro indicato in una raccolta di firme promossa tempo addietro dall'ex direttore della stessa biblioteca nazionale. La Guerrieri diresse la biblioteca Nazionale di Napoli dal 1943 al 1967, difendendola prima dai tedeschi e poi dagli americani che volevano occupare gli spazi della biblioteca con i loro uffici e milizie. Tra l'altro la sua opera costante e puntuale consentì di mettere in salvo la gran parte dei libri della biblioteca, tra i quali preziosi manoscritti e incunaboli, che furono trasferiti temporaneamente, prima che anche la biblioteca fosse bombardata nell'agosto del 1943, presso ricoveri individuati fuori dal territorio, tra i quali il Monastero di Montevergine e il palazzo Abbaziale di Loreto. Dunque è proprio grazie all'opera di questa donna, ai più sconosciuta, che la maggior parte dei libri oggi presenti nella biblioteca Nazionale di Napoli si sono salvati dalla guerra. A lei dunque va giustamente intitolata la biblioteca".

Al riguardo Capodanno ha indirizzato un appello al ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, nonché ai vertici della Regione Campania, della Città metropolitana e del Comune di Napoli.