Epifania, sold out a Sorrento: folla anche sui lidi per la tipica pastiera

Grandi numeri per il ponte della Befana in Penisola Sorrentina presa d'assalto dai visitatori

epifania sold out a sorrento folla anche sui lidi per la tipica pastiera

Ristoranti pieni e anche sui lidi si è registrato il pienone complice la bella giornata di sole. A tavola la prima pastiera dell'anno, dolce tipico pasquale, che secondo la tradizione cristiana si mangia per la prima volta il 6 gennaio

Sorrento.  

La Costiera Sorrentina è stata letteralmente presa d'assalto dai visitatori nel wekk-end dell'Epifania, complice una bellissima giornata che ha visto riempire anche i ristoranti sui lidi balneari dove si è registrato il pienone e gli avventori si sono intrattenuti fino a sera per ammirare il tramonto e apprezzare le specialità gastronomiche tra cui la pastiera.

Proprio la pastiera napoletana, dolce carratteristico della Pasqua, entra in scena per la prima volta nel giorno della Befana che celebra la rivelazione di Dio agli uomini nel suo figlio, il Cristo ai Magi. Epifania deriva infatti dal greco e signifca apparizione, per questo secondo la tradizione campana il 6 gennaio si mangia la prima pastiera dell'anno perchè si festeggia la "Pasqua Epifania" che per la religione cristiana coincide appunto con l'arrivo dei Re Magi.

In serata il traffico sulla statale sorrentina è letteralmente impazzito con lunghissime file di auto sin dal casello autostradale di Castellammare di Stabia in direzione Sorrento e con le due direttrici, quella principale di Corso Italia e quella secondaria del versante a mare, ingolfate di auto dirette in città dove le aree di parcheggio sono esaurite sin dalla tarda mattinata e trovare un posto libero è stata ed è una scommessa al lotto.

Grandi numeri per queste festività natalizie in Costiera che ripagano dei sacrifici dei due anni precedenti, mentre da lunedì iniziano le chiusure stagionali degli esercizi pubblici e degli alberghi che hanno prolungato la stagione fino a oggi e che riapriranno i battenti, secondo consuetudine, in primavera alla vigilia della Pasqua.