Patto educativo per i ragazzi di Napoli: al via le reti territoriali

Nuovi passi in avanti da parte del Comune di Napoli, su indicazione del sindaco Gaetano Manfredi

patto educativo per i ragazzi di napoli al via le reti territoriali

Lunedi 12 nuova convocazione in Comune

Napoli.  

Nuovi passi in avanti da parte del Comune di Napoli, su indicazione del sindaco Gaetano Manfredi, sul fronte del Patto educativo e della lotta alla dispersione scolastica citati anche dall'Arcivescovo Domenico Battaglia nella sua omelia in occasione della messa per l'Immacolata Concezione. 

L'assessore comunale all'Istruzione Maura Striano ha convocato per lunedì 12 in Sala dei Baroni la seconda riunione del tavolo sul Patto educativo a cui parteciperanno - oltre ai firmatari quali Ufficio scolastico regionale, istituzioni religiose e organizzazioni del terzo settore e del volontariato - anche i presidenti di Municipalità al fine di elaborare sui singoli territori le strategie più efficaci. Nell'occasione saranno presentati i dati aggiornati sull'evasione scolastica in città, sulla base della nuova piattaforma informatica creata dal Comune di Napoli e che ha ricevuto un plauso recentemente anche dal Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi nel comitato per l'ordine pubblico tenutosi in Prefettura ed alla luce dei dati raccolti dall'osservatorio comunale.

L'Amministrazione sta quindi intervenendo in anticipo con azioni a supporto delle famiglie e dei minori a rischio di abbandono: il database univoco al quale più attori istituzionali possono accedere simultaneamente consente di avere un quadro chiaro del fenomeno e di tracciarne l'evoluzione mettendo a fuoco anche le differenze nella manifestazione dello stesso a livello di Municipalità.

Striano darà ora il via alle reti territoriali e ai Patti Educativi di comunità, due strumenti fondamentali per intercettare e di conseguenza soddisfare le necessità delle platee scolastiche. In attesa delle linee guida nazionali sull'uso dei fondi Pnrr per le scuole, il Comune intende da una parte mettere in rete gli istituti scolastici beneficiari dei fondi con altri non beneficiari ma con caratteristiche similari in quanto insistono sulla medesima Municipalità e si confrontano con il fenomeno dell'evasione a diversi livelli e dall'altra individuare chiari indicatori di impatto sociale per valutare l'efficacia delle azioni fino ad ora intraprese ed impostare il monitoraggio e la valutazione di quelle che dovranno essere progettate e realizzate. 

I patti educativi di comunità coinvolgeranno in attività di co-progettazione educativa le istituzioni scolastiche e gli enti del terzo settore operanti sui territori.