Ha raccontato sui social, in tempo reale, la stanchezza e la tensione di questi giorni, pubblicando le foto delle ricerche, che sono andate avanti, senza tregua. Oggi Eugenio Di Meglio, uno dei tanti volontari della Protezione civile intervenuti nella zona rossa di Casamicciola subito dopo la frana assassina di sabato 26 novembre, è stato il primo, insieme ad altri, ad individuare l'ultima vittima, Mariateresa Arcamone, 31 anni. Un finale tragico dopo 11 giorni di ricerche, tra fango, lacrime, disperazione e macerie.
"Ti ho trovata, ora possiamo fermarci"
"Non sono praticante, ma non solo quale Santo mi ha spinto ad infilarmi in quell insenatura, pochi centimetri dividevano il soffitto da un mare di fango, ho spostato un legno e poi con la torcia ho illuminato qualcosa di morbido, ho chiamato subito i vigili e le persone che erano in zona... eri tu. Le lacrime e l'abbraccio con tuo papà, quelle parole che mi ha detto non le dimenticherò mai più. La mia missione è compiuta, ora posso riposare.". Così Eugenio Di Meglio racconta gli strazianti momenti del rinvenimento del corpo di Maria Teresa Arcamone, ultima dispersa della frana di Casamicciola. 12 vittime, un dramma senza fine per l'isola di Ischia, alle prese con l'emergenza .
Il racconto del volontario geologo
Il volontario racconta come ha trovato il corpo. Momenti drammatici, ma anche il momento necessario, per porre fine ad una attesa straziante per tutta la comunità ischitana. Il corpo senza vita di Maria Teresa Arcamone è stato recuperato dai vigili del fuoco nella zona del parcheggio del Rarone, ai piedi di via Celario, dove è confluita gran parte della frana staccatasi dal monte Epomeo.Sui social il racconto del giovane geologo Eugenio Di Meglio cha commosso migliaia di persone.
Undici giorni di attesa
Ci sono voluti undici giorni per trovare Mariateresa Arcamone, 31 anni, cameriera in un bar molto conosciuto di Forio. La mattina Mariateresa andava prestissimo al lavoro ed è per questo che le ipotesi erano che all’ora in cui la colata di fango si era staccata e venuta giù dal monte Epomeo, travolgendo le case di via Celario, la donna fosse già sveglia e che forse si accortasi del pericolo si era allontanata da casa.