Il messaggio di Segre alla marcia della pace di Napoli: "Siamo con l' Ucraina"

La senatrice ha ricordato la data funesta della marcia su Roma: ora mobilitiamoci per la pace

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A sostenere l'iniziativa della regione anche i calciatori del Napoli.

Napoli.  

 "Impegno per la Pace, per la democrazia e contro il fascismo e il totalitarismo devono sempre andare insieme, elementi indispensabili di una piena coscienza civile".

Lo scrive la senatrice a vita Liliana Segre in un estratto del suo lungo messaggio indirizzato ai partecipanti dell'iniziativa per la Pace organizzata domani a Napoli e promossa dalla Regione Campania. Per Segre la manifestazione è ancora più importante perché cade nella data del 28 ottobre.

"È il giorno in cui ricorre il centenario della cosiddetta marcia su Roma. Una data funesta della storia italiana, che segna l'inizio del fascismo, la più grande sciagura della storia nazionale del secolo scorso" spiega la senatrice che poi aggiunge: "Sulla questione della guerra in Ucraina sento il bisogno di essere molto chiara: c'è un aggressore ed un aggredito. Non si può non essere senza ambiguità dalla parte dell'Ucraina e delle sue istituzioni, delle donne e degli uomini, bambine e bambini, vittime di una sanguinosa aggressione". 

Il messaggio di Segre: perseguire la pace 

"La pace va certo perseguita. Occorre fermare le morti e le distruzioni, non vogliamo più vedere città bombardate, persone che fuggono a migliaia, infrastrutture, raccolti, centrali nucleari ed elettriche distrutte o messe a serio rischio. Anche quello del ricorso ad armi nucleari tattiche da parte della Russia è un incubo che la comunità internazionale deve cercare di scongiurare in ogni modo. Per questo occorre puntare ad un cessate il fuoco ed all'inizio di veri e seri colloqui di pace. Condivido la proposta, alla base della vostra iniziativa, per una conferenza di pace sotto egida ONU e che coinvolga, con l'Europa, anche gli USA e la Cina. Deve trattarsi però di una pace giusta".

"Che rispetti il diritto dell'Ucraina all'integrità e alla dignità nazionale e garantisca a tutta l'Europa orientale un futuro assetto di pace e di convivenza fra diversi. Mai la guerra può essere "mezzo di risoluzione delle controversie internazionali" come recita la nostra Costituzione. Vale anche per Russia ed Ucraina. La questione delle minoranze linguistiche e religiose, in quelle zone e ovunque nel mondo, si risolve appunto con la pace, il confronto, la mutua disponibilità all'ascolto, il rispetto dell'altro e del diverso. Esattamente il contrario della guerra".

Appello ai manifestanti: "Bene mobilitarsi per la pace"

Ben venga dunque - conclude Segre - la più ampia mobilitazione per una pace giusta e duratura, capace di garantire un futuro migliore al nostro continente e al mondo intero". A sostenere l'iniziativa della regione anche i calciatori del Napoli.