Sorrento, dall'8 ottobre a Villa Fiorentino il "SyArt Sorrento Festival"

La mostra internazionale dedicata all'arte contemporanea resterà aperta fino al 30 novembre

sorrento dall 8 ottobre a villa fiorentino il syart sorrento festival

Sono trentasette gli artisti che espongono le loro opere provenienti da ogni parte del mondo. Un progetto curato da Leone Cappiello e Rossella Savarese in collaborazione con l'Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli

Sorrento.  

Prende il via l'8 ottobre nella Villa Fiorentino della Fondazione Sorrento il "SyArt Sorrento Festival", evento internazionale giuto alla sesta edizione e dedicato all’arte contemporanea organizzato dai coniugi Leone Cappiello e Rossella Savarese della SyArt Gallery impegnati nel coordinamento dei trentasette artisti in mostra.

Sono circa cento le opere in rappresentanza di Paesi quali Italia, Spagna, Stati Uniti, Polonia, Nigeria,
Regno Unito, Cina, Germania, Austria, Iran e Colombia. Un appuntamento che, dal 2017, caratterizza e impreziosisce il calendario di eventi ospitati dalla Fondazione Sorrento.

Da un’idea del visionario collezionista Leone Cappiello, il format nel tempo si è strutturato divenendo, per gli artisti che riescono a superare le selezioni, una opportunità di crescita con una concreta visibilità internazionale. Alla storica dell’arte Rossella Savarese, curatrice e direttrice artistica del Festival, l’arduo compito di selezione finale tra le centinaia e centinaia di richieste giunte nelle varie edizioni che si susseguono.

In mostra nelle ampie sale espositive di Villa Fiorentino pittura, scultura, installazioni, fotografia, fiber art, digital pop, video art. Non mancano i progetti site-specific tra cui “Possiamo scambiare le figurine” di Rafael Romero artista e docente spagnolo che con il suo progetto motiva la partecipazione dei cittadini alla cultura e alla conoscenza. Romero “scambia” i suoi acquerelli (per la Città di Sorrento sceglie un soggetto marino) con le "carte collezionabili" create dai visitatori.

Il murale finale è composto esclusivamente dalle opere realizzate dai partecipanti e donato alla Città di Sorrento. La stessa idea progettuale è stata accolta in musei ed istituzioni culturali in Spagna, Argentina e Marocco e vi hanno partecipato più di quattromila persone.

Altro interessante progetto site-specific è “We were there” dell'artista iraniana Arezu Zargar.
Il tema centrale è un’indagine sul come essere presenti mentre siamo assenti. La
nostra presenza è fisica? Siamo davvero nello stesso luogo, a condizione che la nostra presenza sia
registrata? Un lavoro articolato che combina scultura, installazione e video art e che sintetizza il
leitmotiv curatoriale dell’intera mostra che attraverso media e ricerche molteplici racconta
dell’essere umano e del suo atavico dimenarsi in uno spazio fisico e mentale.

Si conferma inoltre la collaborazione con l’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione G.
Pascale
di Napoli con il progetto “Adotta una parete”. L’artista Gualtiero Redivo e la SyArt Gallery
donano all’ospedale un’opera quale strumento di terapia e fonte di beneficio per i pazienti.
Il trofeo ligneo per l'assegnazione del Premio Arbiter Fata Verde, riconoscimento riservato ad uno
degli artisti in mostra, è realizzato dall’artista sorrentino Toni Wolfe