"Morte e Orazione" a Piano di Sorrento: ecco le ragioni per eleggere il parroco

Il priore dell'Arciconfraternita Michele Gargiulo ha illustrato e documentato il valore del voto

morte e orazione a piano di sorrento ecco le ragioni per eleggere il parroco

Un dibattito, ha precisato Fabrizio d'Esposito, che non è pro o contro qualcuno visto che don Pasquale Irolla è stato trasferito a Capri e don Antonino D'Esposito lascia Castellammare di Stabia per arrivare a Piano di Sorrento.

Piano di Sorrento.  

La tutela del diritto di patronato, cioè della prerogativa dei cittadini di una comunità di eleggersi il parroco, è stata al centro di un interessante incontro-dibattito organizzato dall'Arciconfraternita "Morte e Orazione" di Piano di Sorrento diretta dal priore Michele Gargiulo.

A introdurre il tema e a moderare il confronto ci ha pensato Fabrizio d'Esposito, giornalista de "Il Fatto Quotidiano", ma anche uno dei componenti dell'amministrazione dell'Arciconfraternita che ha inquadrato la discussione a prescindere dalla circostanza del trasferimento di don Pasquale Irolla, da 16 anni amministratore parrocchiale, a Capri e dalla nomina di Don Antonino D'Esposito che lascia Castellammare di Stabia per assumere la guida di una delle più antiche e prestigiose basiliche penisulari.

Un diritto però negato in quanto don Irolla successe all'attuale Vescovo di Avellino Mons. Arturo Aiello senza essere eletto, il primo della lunga storia dei parroci della San Michele a non passare attraverso il voto popolare, così come il suo successore don D'Esposito che a breve si insedierà a Piano di Sorrento.

Una discussione che non è stata pro o contro qualcuno, ma l'occasione per proseguire un confronto su un tema identitario della storia di Piano, ha evidenziato il priore Gargiulo ricostruendo i passaggi storici e le azioni compiute dai cittadini per l'edificazione e il mantenimento della Basilica, sin dalle origine ai giorni nostri.

E Gargiulo ha documentato significativamente le ragioni della legittimità della rivendicazione di questo diritto che deve smuovere le coscienze a salvaguardia della storia del paese. Tra le proposte, oltre a quella di coinvolgere anche le altre congregazioni delle chiese che conservano questo diritto, anche di rivolgere un'istanza al consiglio comunale di Piano di Sorrento affinchè sostenga le ragioni di un diritto sacrosanto e si è approfittato della presenza del presidente del consiglio comunale Giovanni Ruggiero per strappargli l'impegno a far esaminare la tematica dal civico consesso.

Insomma per chi ne voleva capire qualcosa di più su un argomento anche tecnicamente complesso l'iniziativa della "Morte e Orazione" ha rappresentato certamente un importante approfondimento in grado di sensibilizzare un'opinione pubblica distratta, ma soprattutto inconsapevole delle storie che stanno alla base di questo diritto di fatto "negato" dalla gerarchia ecclesiastica, ma che rischia di essere "rinnegato" se non si assume consapevolezza del suo valore.