Ci sarà un futuro per l'amarena dei Colli di San Pietro? Secondo Mario Persico, titolare dell'agriturismo Antico Casale, si tratta di una cultivar tipica e di straordinario valore e sapore, ma anche residuale che viene ancora coltivata nella zona dei Colli di San Pietro a Piano di Sorrento.
L'idea è quella di preservare questa produzione assolutamente tipica e per riuscirci è scesa in campo l'Associazione Slow Food che costituirà una comunità slow dedicata a questa amarena.
Mercoledì 8 giugno presso il Castello Colonna a Via Cermenna l'appuntamento che formalizzerà l'iniziativa che potrà garantire un futuro a questo frutto unico nel suo genere, utilizzato per le confetture, per i dolci e per la cosiddetta Quarantina, la famosa lavorazione dell'amarena appassita con l'aggiunta di zucchero a controbilanciare l'acidità del frutto.
La raccolta delle amarene ha luogo tra la fine di maggio e la metà di giugno ed è una vera e propria festa per i cultori di questa produzione agricola peculiare del territorio carottese che per anni ha rifornito le maggiori fabbriche costituendo una fonte importante del reddito delle famiglie di produttori locali.
L'interesse di Slow Food per l'amarena rappresenta la conferma di un puntuale impegno diretto a salvaguardare e a valorizzare la tipicità delle produzioni del territorio e sono anni che l'Associazione svolge, la seconda domenica di ogni mese, il "Mercato della Terra" a Piano di Sorrento nell'area del mercato ortofruttico costituendo un richiamo per i consumatori e in particolare per quanti cercano eccellenze e qualità a chilometro zero.