“Per vent’anni la psichiatria flegrea ha rappresentato una buona pratica per l’intero Mezzogiorno: una rete di comunità capace di fornire un servizio residenziale per 30 pazienti, servizi diurni per 80 utenti.
Una rete propositiva di attività culturali e di inserimento lavorativo dislocati su un territorio che va da Pozzuoli a Marano passando per Bacoli, Monte di Procida, Quarto senza che gli utenti perdessero connessione con le comunità locali di riferimento, considerate queste sinergiche alla cura, e le famiglie”. È quanto si legge in una nota diffusa dal Sindaco Metropolitano, Luigi de Magistris, in merito a notizie di stampa che annunciano la decisione dell’Asl Napoli 2 di interrompere questa attività.
“Una buona pratica - prosegue de Magistris - nell’indirizzo di quella che dovrebbe essere una continua evoluzione generata dalla riforma di Franco Basaglia e la conseguente chiusura dei manicomi.
Oggi apprendiamo dalla stampa che questa esperienza viene cancellata dall’Asl Napoli 2 senza un progetto alternativo capace di garantire un servizio di natura sociale. Vengono estinte professionalità come gli educatori e i maestri d’arte, restano solo infermieri e o.s.s, viene meno la prossimità territoriale come i servizi diurni, ad essere sacrificato è quell’impianto di cura e riabilitazione intesa come presa di coscienza ed autonomia”.
“Un salto indietro - conclude il sindaco Metropolitano - negli anni bui della psichiatria, in piena pandemia, cioè in un momento in cui l’acuirsi del disagio psicologico, psichico e psichiatrico rappresenta una delle tante emergenze. Da Sindaco della Città Metropolitana di Napoli non posso che esprimere ferma preoccupazione per il costante smantellamento dei servizi sanitari di prossimità.
L’attuale crisi pandemica rende chiaro a tutti quanto l’eterogeneità della cura, la cura intesa anche come relazione territoriale, sia fondamentale. É chiaro a tutti ma non ai dirigenti sanitari della Regione Campania”.