Il Tar riapre le scuole. "Ha vinto il diritto allo studio"

Il Tribunale Amministrativo: entro il primo febbraio tutti in classe. Plaude il codancons:

il tar riapre le scuole ha vinto il diritto allo studio
Napoli.  

"Si è affermata la centralità del diritto allo studio e alla frequenza scolastica" e "vi è stata l'affermazione della prevalenza dello Stato nella determinazione dei livelli minimi di servizio pubblico essenziale che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale".

Così il Codacons Campania commenta la pronuncia del Tar Campania con la quale viene indicata la "deadline" del 1° febbraio per il rientro in classe degli studenti dei licei campani, nella percentuale compresa tra il 50 e il 75% che indicherà la Regione. Gli avvocati Laura Clarizia e Matteo Marchetti, vice segretario nazionale del Codacons, che hanno presentato il ricorso contro le ordinanze del governatore De Luca in materia di attività didattica in presenza, dichiarano: "Questo sia il presupposto per una battaglia culturale per la valorizzazione della comunità scolastica, perché la scuola è l'unico luogo in grado di far emergere nella vita e nel lavoro i nostri ragazzi".

Gli avvocati sottolineano che "l'istanza cautelare del Codacons, ma anche di diversi genitori in rappresentanza di decine di altri da noi rappresentati, non è contro coloro che sono favorevoli alla Dad, non è uno scontro tra chi vuole tornare a scuola e chi no, ma è stata un'istanza volta ad annullare provvedimenti illegittimi, atti posti in essere consapevolmente il sabato per il lunedì. Il Tar Campania non ha decretato su chi è favorevole o contrario, ma ha compiuto una scelta di diritto, com'è ovvio che sia, perché i decreti legge e i Dpcm sono stati emanati a loro volta nel rispetto dei dati scientifici ma soprattutto nel rispetto della Costituzione. I servizi essenziali come l'istruzione - concludono - sono di competenza dello Stato centrale".