Napoli: pronto il piano per riaprire le scuole

Nell’area metropolitana si tornerà in presenza dal 7 gennaio

napoli pronto il piano per riaprire le scuole
Napoli.  

Il piano per la ripresa delle attività didattiche in presenza nell’area metropolitana di Napoli è lungo e articolato ed è il frutto di un lavoro coordinato che si è svolto in prefettura.

Il tavolo ha visto la partecipazione della direzione generale per la Mobilità della Regione Campania, dell'ufficio scolastico provinciale, del Comune di Napoli, dei Comuni dell'area metropolitana e delle aziende di trasporto pubblico locale. 

Alla determinazione del piano si è arrivati analizzando i dati e le potenzialità dei diversi "soggetti" coinvolti, dalle scuole - in valore assoluto, sui 162 istituti complessivi, ne sono presenti 61 nel solo Comune di Napoli e 101 in altri 45 Comuni della provincia con 168.534 alunni totali, 60.349 frequentano gli istituti del comune di Napoli e 108.185 le scuole dei restanti comuni - alle aziende di tpl come Anm, azienda napoletana mobilità, Eav, Ente autonomo volturno, Ctp, Compagnia di trasporti pubblici. 

A queste si vanno ad aggiungere tutte le linee interne al territorio e quelle marittime, per un totale di 21. Variegato l'uso dei mezzi pubblici da parte degli studenti: 113.542 studenti utilizzano mezzi propri; 10.832 studenti utilizzano autobus privati; 44.160 studenti utilizzano uno/più mezzi pubblici di trasporto, di cui 23.088 frequentanti scuole nel comune di Napoli, 21.072 frequentanti scuole nei restanti comuni dell'area metropolitana. Analizzate anche le diverse criticità legate a una ripresa della didattica in presenza. Nel solo territorio del Comune di Napoli sono stati individuati otto agglomerati che, per distanza ravvicinata dei plessi e numero di istituti e studenti frequentanti, potrebbero generare criticità nella gestione dell'afflusso connesso alla ripresa. Problemi su questo versante deriverebbero dalla linee di trasporto su ferro di difficile implementazione. Necessario quindi conciliare quanto stabilito nel Dpcm del 3 dicembre scorso, ovvero la possibilità dello svolgimento dell'attività didattica in presenza per una quota pari al 75% degli studenti degli istituti secondari di secondo grado e la quota del 50% quale coefficiente massimo di riempimento dei mezzi di trasporto pubblico

Il tavolo in prefettura è quindi giunto a prevedere le seguenti misure: differenziazione degli orari d'ingresso e di uscita nelle scuole secondarie superiori. È prevista la diversificazione degli orari di ingresso a scuola, entro le 8, per una quota pari al 40% degli studenti e dalle 10, per una quota pari al 60%. Resta fermo che una quota minima pari al 25% degli studenti iscritti a ciascun istituto dovrà, in ogni momento, frequentare le lezioni avvalendosi degli strumenti della didattica a distanza. Una modalità, questa, sconsigliata agli studenti delle prime. Possibile prevedere anche i turni pomeridiani con ingresso alle 14. Sul fronte trasporti, invece, prevista l'implementazione dei servizi con potenziamento del parco mezzi viaggiante sulle linee afferenti gli snodi critici (hotspot), la rimodulazione delle linee a bassa frequentazione, la predisposizione di servizi aggiuntivi tramite il noleggio con conducente. Nel caso specifico di Anm sin dal prossimo 7 gennaio 2021, potranno essere impiegati per la domanda scolastica ulteriori 20 bus su linee aziendali dedicate, "aventi una specifica missione scolastica, cui vanno ad aggiungersene fino ad un massimo di ulteriori 30 reperiti attraverso il ricorso ad operatori privati (Ncc), per un totale di 50 mezzi integrativi su gomma, corrispondenti al 20% dell'offerta ordinaria".

Previsti, inoltre, interventi in materia di smart working e orario di lavoro. "Con circolare prefettizia è raccomandata la rimodulazione degli orari di servizio degli uffici pubblici presenti sul territorio dell'area metropolitana, invitando a valutare l'eventuale apertura degli uffici dopo le 11, salvi i servizi essenziali per la cittadinanza, contestualmente raccomandando il rigoroso rispetto della normativa statale in materia di smart working". 

Per quanto riguarda i pubblici esercizi, i sindaci valuteranno l'adozione di apposite ordinanze che posticipino alle 11 l'apertura al pubblico, ad eccezione di quelli che forniscono beni essenziali e di prima necessita'. Sara' utilizzato personale di protezione civile presso gli hotspot e gli istituti scolastici. La Regione Campania e i Comuni dell'area metropolitana garantiranno, ciascuno nell'ambito delle rispettive competenze e delle risorse disponibili, l'impiego di personale volontario di protezione civile per evitare la formazione di assembramenti nei pressi degli istituti scolastici e degli snodi critici del sistema di Trasporto Pubblico Locale, cosi' da favorire l'ordinato afflusso e deflusso dei viaggiatori. Infine, prevista la sosta gratuita per tutti i lavoratori della scuola secondaria. Il prossimo 4 gennaio è convocata una riunione di monitoraggio e verifica circa l'assunzione dei provvedimenti concordati e approvati nel documento operativo.