Scoppia la rabbia dei ristoratori per il balletto dei colori

De Luca annulla la possibilità di apertura a pranzo e i commercianti occupano il lungomare

scoppia la rabbia dei ristoratori per il balletto dei colori
Napoli.  

Il caos più totale e i commercianti che si sentono presi in giro, in un accavallarsi di annunci, di colori, di zone. Uno scontro, quello che si sta consumendo tra Regione Campania e Governo nazionale che sta ricadendo sulla vita di tante imprese. Gli esercenti sono stanchi e insofferenti e a Napoli scoppia la rabbia. 

Una decina tra ristoratori e pizzaioli hanno voltato il lungomare a piazza Vittoria, per contestare l’ordinanza annunciata da De Luca in diretta Facebook con cui il presidente ha deciso di mantenere la Campania in fascia arancione. Una decisione in pieno contrasto con quella del governo annunciata ieri dal ministro della Saluta, Roberto Speranza, già ieri con la qual invece la regione sarebbe diventata zona gialla con la possibilità da parte dei ristoranti di ricominciare a lavorare già da domani a pranzo. 

I ristoratori in protesta fanno presente che molti si erano già organizzati e avevano anche provveduto agli acquisti per farsi trovare pronti per la riapertura di domani. Acquisti che andranno buttati. 

"Si è creato un caos totale - dice Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania - i ristoratori appena stamane avevano saputo dal Governo che la Campania sarebbe tornata ad essere zona "gialla", con possibilità dunque di riapertura a pranzo, e invece oggi pomeriggio al Regione si sveglia e ci fa tornare arancioni. È una tempistica inaccettabile, che non tiene assolutamente conto delle esigenze e delle modalità commerciali dei ristoratori, dei proprietari dei bar e di tutti coloro che lavorano con il food. Noi di Confesercenti Campania non mettiamo in dubbio e in discussione la gravità della pandemia, la sua pericolosità e le decisioni volte a tutelare la salute pubblica. Né c’è mancanza di rispetto del dato che gli ospedali sono pieni e che effettivamente c’è troppa gente in strada in questi ultimi giorni. La priorità resta la salute, per carità, ma si vuole tenere in debita considerazione, dopo mesi di pandemia e quindi di esperienza tratta sul campo, che bisogna prendere decisioni più chiare e nei tempi che consentano agli esercenti di organizzarsi? I nostri ristoratori e i proprietari di bar e locali del food, dopo le decisioni di ieri sera del Governo Nazionale hanno già acquistato derrate alimentari alcune delle quali a consumo immediato (latticini, frutta, verdure); hanno già fatto una corsa contro il tempo per sanificare i luoghi interni ed esterni, hanno chiamato dipendenti a lavorare, sistemando logisticamente i propri locali. In media, in sostanza, hanno speso tra i 2500 e i 5000 euro che andranno bruciati totalmente". 

“È gravissimo il comportamento della Regione Campania che vuole bloccare bar, ristoranti e imprese commerciali. Disposizioni incomprensibili e inefficaci che rischiano di provocare gravissimi danni alle imprese senza avere utili ricadute sulla salute dei cittadini. La scelta di impedire il passaggio a zona gialla rischia inoltre di provocare un'ondata di reazioni incontrollabili - afferma il commissario regionale e il direttore generale di Confcommercio Campania, Giacomo Errico e Pasquale Russo - Per questo motivo chiediamo l'immediato intervento del prefetto per uniformare la situazione al resto d'Italia, considerata la migliore situazione sanitaria della Campania, e al presidente De Luca chiediamo di fare marcia indietro e un confronto con i rappresentanti delle categorie dei commercianti e dei ristoratori che oltretutto in questi mesi hanno investito ingenti risorse economiche per garantire la sicurezza ai lavoratori e ai clienti".