La vicenda della 'Antonella Lembo’, la nave da carico italiana ferma in rada in Cina da tre mesi e mezzo senza possibilità di scaricare e di avvicendare i marittimi italiani a bordo giunti a fine contratto, è ancora aperta e sembra purtroppo uno dei tanti problemi dimenticati in questi giorni difficili.
Tra i marittimi bloccati c’è anche Tommaso Scotto di Perrotolo, procidano imbarcato lo scorso dicembre che ha richiesto più volte di poter essere sbarcato e fare ritorno a casa ma senza esito.
Il sindaco di Procida, Dino Ambrosino, ha lancaio oggi un appello alla compagnia nel quale si augura “che gli armatori della Antonella Lembo facciano il possibile per consentire a Tommaso ed a tutti i suoi colleghi di tornare dalle loro famiglie quanto prima; comprendo certamente le difficoltà, anche economiche, ma ritengo che dopo un anno in mare questi lavoratori hanno diritto di tornare a casa".
Questa vicenda si avviluppo in un’intricata rete burocratica e sanitaria. La nave, una bulk carrier di 229 metri battente bandiera italiana e di proprietò della Fertilia (società con sede a Napoli), è arrivata a Huanghua via Filippine con un carico di carbone siderurgico prelevato in Australia ma per ragioni non meglio precisate non ha avuto il permesso di scaricarlo e si trova quindi bloccata a circa 15 miglia dalla costa; a poca distanza un'altra nave della stessa compagnia su cui sono imbarcati alcuni marittimi di Monte di Procida. A causa del Covid ai membri dell'equipaggio è stato impedito di scendere a terra; gli uomini sono impegnati nelle operazioni di manutenzione e tengono la nave in efficienza in attesa di poter scaricare. A bordo hanno cibo ed acqua a sufficienza e vengono consegnati i medicinali per i marittimi con problemi di salute, fatti arrivare dall'Italia. Scotto di Perrotolo, ultrasessantenne, ha bisogno infatti di farmaci per l'ipertensione ed il diabete. Nelle scorse settimane le autorità italiane si erano messe in contatto con quelle cinesi per trovare una soluzione e consentire il ritorno a casa dei membri dell'equipaggio che hanno terminato il periodo di lavoro a bordo previsto dal contratto.
Il vice ministro degli Esteri Marina Sereni ha informato il sindaco di Procida che già da metà ottobre sarebbe stato possibile effettuare, presso le autorità marittime cinesi, l'avvicendamento dei marittimi ma la compagnia di navigazione non ha fino ad oggi provveduto.