Un murale enorme è apparso nel cuore dei Quartieri Spagnoli con il volto di Ugo Russo e la scritta “Verità e Giustizia”, il 15 enne ucciso lo scorso 29 febbraio a Napoli mentre tentava di rapinare un carabiniere in borghese.
Dunque dopo il murale di Forcella che raffigurava l’altro ragazzo ucciso sempre mentre tentava di portare a termine una rapina, Luigi Caiafa, 17 anni, arriva un secondo omaggio che fa scattare le polemiche.
Il primo ad esprimere la sua indignazione sui social è il consigliere regionale, Francesco Emilio Borrelli.
“Verità e giustizia per le vittime della camorra e della criminalità - scrive Borrelli - Noi proponiamo un percorso di Street-art dedicato alle vittime di camorra e agli eroi di Napoli, da Don Diana ad Annalisa Durante. Troviamo vergognoso tutto questo, inneggiare e dedicare delle opere a criminali è qualcosa di veramente osceno, andrebbe rimosso quel murale, non si può mitizzare il crimine, aggrava la situazione. Noi non ci accaniamo contro Ugo Russo, 15 anni sono davvero troppo pochi per rendersi conto di ciò che si fa, per prendere decisioni sulla propria vita, noi ci accaniamo contro quel sistema e quell’ambiente che hanno reso Ugo un rapinatore e che lo hanno portato alla morte.
Invece che dedicare opere ai criminali e ai delinquenti perché invece non si pensa ad esempio di realizzare un vero e proprio percorso di Street-art dedicato alle vittime di camorra e agli eroi di Napoli? Si potrebbe realizzarlo proprio ai Quartieri Spagnoli. Penso a nomi come quello di Annalisa Durante, di Giancarlo Siani, Luigi Sequino, Paolo Castaldi, Gelsomina Verde, Salvo D’Acquisto, Don Diana. Queste sono alcune tra le persone che non dovremmo mai dimenticare.
Daremo tutto l’appoggio ed il sostegno necessario a chi vorrà realizzare questo progetto.”
Il consigliere di Europa Verde ha chiesto al Comune e alla Soprintendenza se ci fossero le autorizzazioni per la realizzazione del murale.
Alle parole di Borrelli ha risposto il padre di Ugo, Vincenzo Russo.
"Nessun atto di forza, - ha specificato il padre - né la volontà di voler mitizzare mio figlio: questo murale vuole essere solo un modo per mantenere alta l'attenzione su quanto accaduto quella notte e un monito per gli altri ragazzi dei Quartieri Spagnoli affinché certi fatti non si ripetano. So che l'iniziativa non è piaciuta a tutti e che hanno detto che può sembrare un modo per marcare il territorio. Nulla di tutto questo. Qualcuno parla di autorizzazioni, ma il condominio sulla cui facciata sorge il ritratto ha dato il consenso. Non ci crederete ma questo posto è pieno di talenti mortificati che non vengono messi in condizione di esprimersi solo perché non gli viene data un'opportunità. Se questo murale può servire ad altri ragazzi a non ripetere gli stessi errori di mio figlio penso sia un fatto positivo".
Il murale misura 10 metri per 10 e occupa due piani di un condominio di Piazzetta Parrocchiella. A commissariare l’opera è stato proprio il comitato “Verità e Giustizia”, creato dai familiari e dagli amici di Ugo Russo.
Per la realizzazione sono stati raccolti 2mila euro con un colletta tra gli abitanti.
A realizzare l’opera è stata Leticia Mandragora, artista spagnola che vive ad Ercolano.