Un San Gennaro ridotto, una festa che per il patrono di Napoli e della campania sarà celebrata in forma diversa rispetto agli anni precedenti, vista l’emergenza Covid.
La celebrazione del 19 è una delle tradizioni che si lega in maniera profonda alle basi culturali della città. Il miracolo della liquefazione del sangue è uno di quegli eventi collettivi che fanno dei napoletani un popolo.
Quest’anno nel Duomo non potranno entrare più di 200 persone compresi i celebranti e i membri del coro. Per questo è stata prevista la predisposizione di un maxischermo nella basilica di Santa Restituta che potrà essere guardata da altre 100 persone e due maxischermo sul sagrato del duomo per altre 300.
Sarà vietato il tradizionale bacio dei fedeli all’ampolla con il sangue di San Gennaro e anche gli assembramenti.
A spiegare come si sta organizzando questo particolare San Gennaro, è stato l’arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe.
Questa sarà l’ultima festa per Sepe come cardine di Napoli, sono infatti già scaduti i due anni di proroga accordatigli dal Papa dopo che il cardinale aveva raggiunto i limiti di età e a breve sarà nominato il suo successore.
"Prego San Gennaro affinché faccia guarire tutti i malati e perché finisca quanto prima questa pandemia che ci sta distruggendo psicologicamente, fisicamente e anche spiritualmente” ha detto l'arcivescovo. Sepe una settimana fa aveva incontrato i patron del napoli, Aurelio de Laurentiis, in occasione della messa per i calciatori durante il ritiro di Castel di Sangro. La notizia della positività al Covid-19 del presidente azzurro ha mandato in allarme la curia e Sepe dovrà sottoporsi, ancora una volta, all’esame molecolare per un eventuale contagio.
Il 19 mattina, il giorno di San Gennaro, le porte del Duomo di Napoli si apriranno già tardi degli altri anni, alle 9, non sarà infatti celebrata la messa delle 8 che avrebbe comportato la messa in opera della santificazione della strutta prima di far accedere i fedeli per il miracolo.
Il cardinale si recherà nella Cappella del Santo alle 9:45 dove non ci saranno, a differenza degli altri anni, le “Parenti di San Gennaro, ma sarò vuota, e con l’aiuto dell’Abate monsignor Vincenzo De Gregorio, il sindaco Luigi de Magistris, e il vicepresidente della Deputazione duca Riccardo Carafa d'Andria aprirà la cassaforte all’interno della quale è custodito il reliquiario e le ampolle del sangue.
Dalla Curia fano sapere che queste limitazione pur se necessaire "provocano sofferenza nel cardinale".
Per accedere alle celebrazione bisogna prenotarsi inviando una mail a cerimoniale@chiesadinapoli.it, entro il 15 settembre.
Gli accreditati riceveranno una mail di conferma e potranno ritirare l'invito, necessario per entrare, nella sede dell'Associazione Gioventù cattolica, in piazza Sant'Eligio. La liturgia sarà trasmessa in diretta televisiva dall'emittente Canale 21, da Tv2000 e dal server Maria Tv Provider.