Napoli: scatta la paura per un autista ANM positivo al Covid

L’azienda assicura che non ci sono rischi per i passeggeri, paura tra i lavoratori

napoli scatta la paura per un autista anm positivo al covid
Napoli.  

Anche nell’azienda di mobilità urbana del comune di Napoli, l’ANM, scatta il panico Covid, dopo che un autista è risultato positivo al tampone. 

Subito è partito il tracciamento dei contatti e la sanificazione dei depositi di via Nazionale delle Puglia e dello stazionamento di via Brin. L’azienda ha annunciato anche una campagna di tamponi su base volontaria per tutti i 2mila dipendenti. 

L’autista positivo ha lavorato fino al giorno 2 settembre quando a fine turno si è sentito male e in nottata è stato portato al Cardarelli, dove ha scoperto di essere positivo al Covid ed è stato ricoverato nella palazzina M. 

Il 2 settembre l’uomo aveva lavorato sulla linea 175 che dal parcheggio Brin porta a Pollena, nei giorni precedenti aveva però guidato su 6 linee diverse la 173, la 151, la 196 e la 175. 

Secondo l’azienda i passeggeri trasportati “non hanno corso rischio di contagio, vista la distanza tra l’autista e i passeggeri istituita a bordo nell’avvio dell’emergenza e l’inibizione della porta anteriore”. 

La paura si è diffusa tra i colleghi che hanno incontrato l’autista positivo e l’azienda rassicura infatti anche i dipendenti “stiamo individuando gli autisti che hanno scambiato e condiviso le vetture con il dipendente risultato positivo, perché possano attivare le procedure con le Asl e si stanno ampliando le verifiche agli ultimi dieci giorni di lavoro”. 

I sindacati dal canto loro chiedono immediatamente test sierologici per tutto il personale dei servi pubblici e la sanificazione dei depositi e degli autobus da accompagnare con la fornitura dei dispositivi di protezione personale. 

Marca Sansone del coordinamento Usb regionale spiega che “il lavoratore non è stato fuori dai confini nazionali, nemmeno in Lombardia o in Sardegna. Comune e Ann predispongano controlli per tutti i dipendenti dei servizi pubblici. Il problema non è solo la gravità o meno della patologia ma l’incapacità di sostenere l’eventuale esplosione del contagio”. 

Un caso, quello dell’autista che mostra la fragilità di un sistema che nonostante il calo d’attenzione, non è di certo immune al contagio.