La Galleria Umberto I è uno dei centri della città di Napoli, attraversato da quello spettacolo di vita che è la città partenopea con i suoi orrori e le sue bellezze che convivono e spesso si scontrano.
In quella che dovrebbe essere un’opera d’arta vivibile si è assistito purtroppo ad uno degli spettacoli più indegni di una città civile che a molti ha fatto tornare in mente il matrimonio tanto trash quanto visibile del neomoledico Tony Colombo con la vedova di camorra Tina Rispoli. Lo stile è stesso.
Musica ad altissimo volume, tappeto rosso, palloncini a forma di cuore che fanno da steccato immaginario ad un red carpet del trash e infine i fuochi d’artificio ad affumicare e illuminare uno dei luoghi pedonali più trafficati di Napoli. Fotografie, applausi, urla e commozione.
Questa volta non è un matrimonio è una proposta di nozze a far scatenare le ire social del mondo civilizzato. I protagonisti di questo gesto folle sono una coppia di giovani. Il futuro marito ha scelto di inscenare quest’appariscente set per fare alla sua amata la fatidica proposta alla presenza dei familiari ma anche dei tanti passanti che increduli si sono fermati per capire cosa accadesse.
Il video, girato in tarda serata mostra una totale mancanza di controllo da parte delle istituzioni delle strade e degli spazi. L’impressione è che la città sia in preda ad una sottocultura che vede gli spazi pubblici e i luoghi dell’arte e della socialità come spazi personali, nei quali poter fare come si vuole, senza badare alle regole e alle norme della convivenza civile.