Il vescovo di Acerra, monsignor Antonio Di Donna, ha lanciato un allarme su "un fenomeno che mi preoccupa, e speriamo finisca qui. Nel giro di due, tre settimane ultime scorse, ci sono stati tre suicidi, tre persone che si sono tolte la vita.
Due qui ad Acerra, e uno a San Felice a Cancello, in provincia di Caserta. Non sappiamo certo le motivazioni, ma - dice nell'omelia dell'Assunta - non è difficile capire che dietro questi gesti disperati ci siano i motivi di povertà, di disoccupazione, di mancanza di lavoro, soprattutto in questo tempo di pandemia che sta procurando nuove povertà e la gente non ce la fa ad andare avanti. Mentre sono vicino a queste famiglie - annuncia il vescovo - prenderò contatto con loro, la diocesi cercherà di essere loro vicina, come anche voglio dire, quando ci sono situazioni gravi, segnalatele. Certo, non abbiamo la bacchetta magica per risolvere i problemi, però almeno la vicinanza o un piccolo aiuto, forse una goccia, ma è importante per sollevare chi piange e chi non ce la fa ad arrivare, non dico a fine mese, ma nemmeno alla metà. Mentre siamo vicini alle famiglie, che hanno avuto queste perdite in maniera così drammatica, chiediamo al Signore per intercessione di Maria Assunta che possa asciugare le loro lacrime e possa non far perdere, a noi e loro, il bene grande, inestimabile della speranza. Senza speranza non si può vivere, senza speranza si muore, anche se si continua mangiare e a bere, ad andare avanti. Ma la speranza è necessaria come il pane e come l'acqua".